L'Antitrust ha avviato sette istruttorie e avvisare sette provvedimenti cautelari nei confronti di Enel , Eni, Hera, A2A, Edison, Acea ed Engie per presunte modifiche unilaterali illegittime del prezzo di fornitura di energia elettrica e di gas naturale. Lo si legge in una nota di Antitrust. I consumatori, i condomini e le microimprese interessate dalle comunicazioni di variazione delle condizioni economiche sono oltre sette milioni.

"Con i provvedimenti cautelari comunicati oggi nei confronti delle società del mercato libero dell’energia per illegittime modifiche unilaterali al prezzo di fornitura di energia elettrica e gas, l’Antitrust ha accolto le denunce del Codacons che, come si ricorderà, a più riprese aveva sollevato il caso delle scorrettezze a danno di milioni di consumatori che nei mesi scorsi hanno subito aumenti ingiustificati dei prezzi in bolletta.

Siamo soddisfatti per la decisione dell’Antitrust che ha accolto tutte le nostre richieste, ma non ci basta – afferma il Codacons – Sul fronte delle bollette e delle modifiche unilaterali dei contratti, con prezzi aumentati arbitrariamente e contratti rescissi senza preavviso in barba alle disposizioni del Dl Aiuti Bis, dovrà intervenire anche la magistratura. Dopo i provvedimenti adottati oggi dall’Antitrust, abbiamo deciso di presentare un nuovo esposto a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia, affinché si indaghi a tutto campo sul comportamento delle società del mercato libero, accertando se le pratiche adottate possano configurare eventuali fattispecie penalmente rilevanti, dalla truffa all’appropriazione indebita, fino all’interruzione di pubblico servizio. 

Intanto il prossimo 20 dicembre il Consiglio di Stato (sez. II, Pres. Saltelli Rel. Addesso) deciderà se bloccare tutti gli aumenti di luce e gas scattati nel corso del 2022, così come chiesto con un ricorso dal Codacons, e tornare alle tariffe precedenti fino ad una seria istruttoria di Arera sui superprofitti delle aziende e sul reale prezzo da esse pagato per acquistare energia e gas poi rivenduti ai consumatori a tariffe stratosferiche".