Benevento

Ieri la notizia del sequestro dei 68mila euro destinati alla parrocchia San Modesto, oggi l'intervento di don Nicola De Blasio che, per il tramite degli avvocati Massimiliano Cornacchione ed Alessandro Cefalo, esprime “tutto il suo stupore e la propria amarezza per il sequestro preventivo eseguito a suo carico dalla guardia di finanza di Benevento in ragione della querela sporta nei suoi confronti da sua eccellenza Mons Accrocca in data 4.11.2022”.
I legali ritengono “opportuno precisare che don Nicola ha sin dal primo momento affermato che una parte dei soldi sequestrati nel corso delle indagini sulla nota vicenda per la quale è stato condannato ed è attualmente in stato di custodia cautelare agli arresti domiciliari, erano frutto delle offerte raccolte in parrocchia per la ristrutturazione della chiesa”.

Per tale ragione, aggiungono, don Nicola “si è reso sin da subito disponibile alla restituzione della somma di pertinenza della parrocchia. A tale scopo si è tenuto un incontro presso lo studio di uno dei legali di don Nicola ed il parroco reggente, don Leonardo, con successivi contatti telefonici al fine di stabilire le modalità di restituzione delle somme che, è opportuno riferire, sono tutt’ora oggetto di indagine in quanto, secondo l’assunto degli inquirenti quelle somme non erano state raccolte in parrocchia”.

Ecco perchè - affermano i legali -, “allo scopo , quindi, di agire con prudenza e rispetto della situazione giudiziaria in essere, si è chiesto al parroco di formalizzare una istanza di restituzione della somma e si era in attesa di essere contattati proprio da quest’ultimo, al fine di incontrarsi e definire la formale restituzione del dovuto".

La conclusione: "Con sommo dispiacere, don Nicola ha dovuto apprendere che , nel corso dei contatti che, tra l’altro erano a conoscenza del Consiglio affari economici della parrocchia, la Curia ha deciso di querelare il sacerdote, di fatto allungando i tempi di restituzione delle somme che don Nicola ha sin dal primo momento voluto attribuire alla parrocchia e restituire nei modi più opportuni e trasparenti possibili. L’auspicio del sacerdote , pertanto, è’ quello di poter giungere quanto prima alla definizione bonaria della vicenda e alla restituzione delle somme”.