Benevento

AGGIORNAMENTO 28 GIUGNO

Archiviata dal Gip di Torino, su richiesta della Procura, l'acusa di maltrattamenti a carico di un 40enne di Benevento, che non è più dunque sottoposto al divieto di avvicinamento alla parte offesa. L'uomo è difeso dall'avvocato Gerardo Giorgione.

AGGIORNAMENTO 10 FEBBRAIO 2023

Dagli arresti domiciliari al divieto di avvicinamento alla parte offesa. Così il Gip di Torino per il 40enne di Benevento, già noto alle forze dell'ordine, arrestato a dicembre fa per stalking in una indagine della Procura di Torino e dei carabinieri. L'uomo è assistito dall'avvocato Gerardo Giorgione.

AGGIORNAMENTO 15 DICEMBRE

Lascia il carcere e va ai domiciliari, come chiesto dalla difesa, il  39enne di Benevento, già noto alle forze dell'ordine, arrestato qualche giorno fa per stalking in una indagine della Procura di Torino e dei carabinieri. L'uomo è assistito dall'avvocato Gerardo Giorgione.

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Lo hanno arrestato per una ipotesi di stalking, per le condotte che avrebbe mantenuto nei confronti della ex convivente. Sono costate il carcere ad un 39enne di Benevento, già noto alle forze dell'ordine, finito nel mirino di una indagine della Procura di Torino e dei carabinieri.

Secondo una prima ricostruzione, il punto di partenza, come capita quasi sempre in questi casi, è un rapporto complicato: i fatti sarebbero iniziati una decina di anni fa a Torino, dove la coppia ha abitato fino a quando lui, qualche anno fa, è tornato in città e lei lo ha seguito. Frequenti le liti, una delle quali, culminata con la rottura della relazione, si sarebbe verificata alla presenza di altre persone con le quali lei si sarebbe poi allontanata.

Un comportamento che il 39enne non avrebbe gradito – chissà se per gelosia o perchè aveva ritenuto lesa la sua dignità -, al punto da mettere in campo minacce ed intimidazioni nei confronti della ex compagna. Ad agosto avrebbe sfondato la porta dell'abitazione, poi avrebbe dato fuoco alla sua auto, continuando anche successivamente a tormentare la malcapitata.

Circostanze al centro di un'attività investigativa che è sfociata nella richiesta del Pm, accolta dal Gip del Tribunale piemontese, di una misura cautelare. Condotto in caserma, il 39enne è stato poi trasferito presso la casa circondariale di contrada Capodimonte. E' difeso dall'avvocato Gerardo Giorgione.