Domenica mattina è in programma lo sbarco dei 248 migranti a bordo della Geo Barents, battente bandiere norvegese: la nave di Medici Senza Frontiere si è vista assegnare il porto di Salerno. Le operazioni si svolgeranno al molo commerciale.
La stretta della prefettura
In una nota diramata nel tardo pomeriggio, la Prefettura di Salerno ha fornito le indicazioni d'accesso ai giornalisti, ma allo stesso tempo ha precisato che sono vietate foto e riprese, dal momento che le operazioni di sbarco interessano anche minori
La secca replica dell'Ordine nazionale
"Ci giunge notizia che la Prefettura di Salerno abbia vietato, per domani mattina, le riprese relative al previsto sbarco di migranti da una nave ong. È una misura incomprensibile e incompatibile con il diritto di cronaca. Tra l'altro si adduce la "presenza di minori" quale motivo per il divieto assoluto di riprendere immagini''. Così Carlo Bartoli, presidente dell'Ordine dei giornalisti. ''Ci rivolgiamo al ministro dell'interno: compito dei giornalisti è raccontare i fatti, con il dovere di tutelare i minori. Agli organi di governo spetta garantire il pieno esercizio della libertà di stampa'', conclude Bartoli.
La protesta del sindacato regionale
"Dopo la vergogna consumatasi in occasione dell'attracco in Sicilia della nave Ocean Viking, con i giornalisti messi di fatto nelle condizioni di non poter lavorare si vuole imporre nuovamente una sorta di bavaglio di Stato per impedire ai cronisti di esercitare il loro diritto-dovere di informare - la dura presa di posizione del sindacato della Campania -. Ferme restando le esigenze di sicurezza, ai giornalisti, ai quali fra l'altro viene chiesto di accreditarsi, deve essere consentito di fare il loro lavoro nell'interesse dei cittadini ad essere informati. La tutela dei minori che si trovano sulla nave non può diventare il pretesto per vietare le riprese filmate e fotografiche, visto che le norme deontologiche della professione giornalistica prevedono precisi obblighi a tutela dei minori stessi ai quali tutti i cronisti devono attenersi, senza che qualcuno, dall'alto, imponga inutili bavagli".