L'allerta meteo gialla è finita, ma per i circa mille sfollati di Casamicciola non c'è ancora la possibilità di tornare a casa: è quanto stabilito nel pomeriggio al termine di una riunione del centro di coordinamento dell'emergenza alluvione.
Terza notte fuori per gli sfollati
Non sarà dunque possibile far ritorno a casa, visto che da lunedì mattina è previsto l'avvio dei nuovi controlli di sicurezza su sutto il territorio interessato da frane e smottamenti. In azione sei squadre miste composte da vigili del fuoco, protezione civile e geologi: si parte dalla zona gialla, per poi estendere le verifiche all'area più a rischio. Solo dopo arriverà l'ok al rientro in abitazione per i circa mille sfollati divisi tra case di amici e parenti o negli alberghi.
Al setaccio quasi 500 edifici inagibili
Serviranno almeno tre giorni per portare a termine le operazioni. Sopralluoghi per determinare se la casa ha resistito alla frana e se il terreno circostante è stabile. "Si tornerà su tutti i manufatti che erano già stati oggetto di un primo sopralluogo. Monitoraggi per portare un parere esperto sulla condizione dei fabbricati coinvolti dalle frane", come ha spiegato in conferenza stampa il direttore della Protezione civile della Campania Italo Giulivo. Predisposto, contestualmente, anche il piano per la rimozione del fango e dei detriti, che sarà affidato ai volontari della Protezione civile.
Verifiche hi-tech con i radar
Sull'isola saranno operativi anche gli specialisti dell'Università di Firenze, già visti all'opera in casi come il riequilibrio della Costa Concordia o nel disastro di Rigopiano. Saranno loro a gestire i radar hi-tech che consentiranno di monitorare con estrema precisione gli spostamenti dei fronti in frana su via Celario e via Morgera.