Montoro

Nella “Solofrana” sempre più veleni. E' quanto viene fuori dall'analisi degli ultimi dati dell'Arpac sulle acque del torrente. Verifiche che sono state sollecitate dall'amministrazione comunale di Montoro a seguito dei ripetuti sversamenti abusivi arrivati fra la fine del mese di luglio e l'inizo del mese di agosto. I dati parlano di Cromo a 4.713 invece che 7 ug/l e alluminio a 9.197 invece che 1 mg/l. Una novità? Assolutamente no. A marzo del 2015 era suonato l'ennesimo campanello d'allarme. Dai dati Arpac sui suoli montoresi interessati dall'esondazione del torrente venne fuori la presenza di cromo totale, berillio, benzo(a)pirene. Sostanze pericolose, cancerogene. Per questo motivo il sindaco Mario Bianchino vietò l'utilizzo, per motivi cautelari, dei suoli interessati dall'esondazione del corso d'acqua per la produzione di derrate alimentari. Risultati, quelli riscontrati a Montoro, che fanno il paio con quelli resi noti nel maggio del 2014 quando l'agenzia regionale per l'ambiente rese nota la relazione sullo stato delle acque superficiali del Sarno e della Solofrana. In quella occasione fu evidenziata la presenza di arsenico, nichel, zinco e cadmio in quantità elevate. Inoltre, sia il Sarno che il fiume Solofrana presentavano sostanze dannose per la salute come triclorometano, tetracloroetilene e triclorobenzene.  

Giuseppe Aufiero