Domani il Benevento affronterà il Palermo al Vigorito per il posticipo della 15^ giornata del campionato di serie B. Il tecnico giallorosso Fabio Cannavaro ha presentato così l'incontro in conferenza stampa:
"Sulla carta cominciamo ad avere dei numeri buoni. Tello ha recuperato ma va gestito, Schiattarella non è uscito nelle migliori condizioni e si è allenato solo oggi con la squadra. Ritorniamo al discorso della gestione, dobbiamo inserirli gradualmente".
"Eravamo tre difensori per un attaccante, quindi mi sembrava eccessivo. Dovevamo recuperare. Il 3-5-2 ti obbliga a recuperare la palla nella tua metà campo. Con altri sistemi puoi avere una pressione più alta e situazioni diverse. Se uno è concentrato e attento può giocare in qualsiasi sistema di gioco, sono i calciatori che vanno in campo e che devono trovare la scelta giusta".
"Ci sono tre gare in sette giorni con calciatori che devono recuperare la forma, devo essere bravo a gestire tutti i calciatori. L'infrasettimanale permette di dare fiato a qualcuno. Per noi domani è una partita importante perché giochiamo in casa, vogliamo continuare a fare cose importanti. Il Palermo è in difficoltà come lo siamo noi. E' uno scontro diretto, per noi è una finale e una finale non si gioca ma si vince".
"In casa devi osare di più. La squadra è in crescita. Chiunque sta rientrando ha capito ciò che gli interessa e che voglio. Stanno assimilando le mie idee e di questo ne sono molto contento. La disponibilità me l'hanno sempre data e il lavoro ne sta venendo fuori".
"Schiattarella e Viviani possono giocare insieme. Sono abituati a stare nella stessa posizione, ma quando un calciatore è intelligente penso che alla fine tutti possono giocare insieme".
"Il Palermo? E' una squadra che gioca ed è allenata da un allenatore di esperienza. Hanno anche loro problemi con i risultati, ho visto una squadra viva. Non a caso non hanno cambiato allenatore perché sanno che stanno facendo un buon lavoro. Hanno delle idee importanti, dobbiamo essere bravi a evidenziare i loro limiti".
"Pastina se non ha smaltito gli errori dopo una settimana vuol dire che ha problemi. Queste cose si devono cancellare già in campo, non si può perdere un tempo a pensare ciò che è stato. Bisogna azzerare subito. Si è allenato bene anche dal punto di vista del peso. Ora tutti sono rientrati in un peso adeguato, questo è un segnale importante".
"Le alternative adesso sono fuori come Glik e Veseli. Sono calciatori che ci permetteranno di avere più esperienza. L'emergenza non è finita, soprattutto quando si cambia allenatore c'è il pericolo di una ricaduta. Stiamo mettendo le basi e i ragazzi hanno dato grande disponibilità, solo con il lavoro si può uscire da questa situazione. Pensiamo a domani, poi andremo con la testa al Parma. Dobbiamo cercare di arrivare alla sosta con tutti i calciatori a disposizione perché quello è l'obiettivo".
"I Mondiali? In tanti sono sorpresi perché pensano che il calcio sia solo in Europa, ma non è così. Il calcio è cresciuto ovunque. Dobbiamo svegliarci, tornando a fare le cose che ci hanno permesso di fare bene. Conosco la scuola giapponese così come quella coreana, ma anche quella dei sauditi. Mi ha fatto piacere perché qualcuno pensa che in Asia si fanno le vacanze, ma invece si fa calcio".
"El Kaouakibi può giocare in vari ruoli. Dobbiamo metterlo in condizione di crescere. C'è da lavorare con lui, è un ragazzo sempre molto sereno e positivo. Non possiamo pensare di buttarlo in campo e fargli fare novanta minuti".
“Simy è rientrato e sta meglio. Forte sta vivendo un momento un po' così, gli dico che può capitare e che può passare. Per La Gumina è una partita speciale, ma deve ricordarsi che gioca nel Benevento e che dovrà dare tutto. Dopo i novanta minuti potranno esserci baci e abbracci”.
“Io li coccolo tanto, ma è fondamentale responsabilizzarli. Non sono bambini né viziati, quindi per me il dialogo è fondamentale. Quando commettono l'errore sanno che come mi arrabbio negli spogliatoi devo venire in conferenza e dire la verità, altrimenti passo per stupido. Sono ragazzi, quindi possono sbagliare. Alla fine devono sapere che lavorano in un gruppo e che le regole valgono per tutti. Solo se camminiamo tutti nella stessa direzione possiamo fare qualcosa di importante. A me tocca dare le regole, chi non le accetta va in società”.
“Karic si stava portando la diffida da un bel po'. È sicuramente un calciatore che ci dava degli equilibri. Gli ho chiesto di fare qualche gol in più, ma soprattutto in casa ha faticato a tirare in porta. Ci sono delle situazioni che valuterò bene, in base a quello deciderò sul sostituto. Si sono allenati bene i ragazzi, quindi sceglierò con serenità”.
"Non si tratta di cattiveria agonistica. Dopo il gol ci siamo disuniti. Dopo trenta minuti eravamo sotto di 2-0 senza capire il perché, questo ci ha fatto perdere lucidità. Avevo visto delle situazioni sbagliate al momento sbagliato, questo vuol dire che stai pensando all'errore di prima. Allora bisogna intervenire e cercare di sistemare la situazione, facendogli capire che il calcio è uno sport di squadra e non individuale".
"In casa abbiamo affrontato squadre toste, ma era un periodo particolare. Per me l'ambiente è fondamentale, per questo chiedevo serenità. Mi rendo conto che ho visto degli sbalzi d'umore tra sconfitta e vittoria. Gli ho chiesto di essere equilibrati. Il calcio è una brutta bestia, se non ragioni quando sei in alto ci vuole un attimo a cadere".
"A Farias manca la continuità nell'intensità. Gli chiedo di essere più partecipe perché solo così si evidenziano le sue qualità. E' l'unico che riesce a creare per avere l'ultimo passaggio che fa la differenza. E' in crescita, lo vedo ogni giorno che lavora per migliorare. Come tutti gli attaccanti ha bisogno di gol".
"Ciano sta recuperando. Le cose stanno andando bene, non so le tempistiche perché dipendono dai dottori. Siamo fiduciosi".