Avellino

Abusi edilizi per i fabbricati di via Tuoro Cappuccini: emessa sentenza di assoluzione “perché il fatto non sussiste” per un abuso edilizio e di intervenuta prescrizione per altri due abusi contestati ai dieci imputati.

Il pubblico ministero, Vincenzo Russo al termine della sua requisitoria aveva invocato l’assoluzione per tutti e la prescrizione per due contestazioni. Alla sbarra L. L. e C.L. in qualità di proprietari del terreno, A.A. legale rappresentante della ditta che avevano acquistato il lotto di terreno, M. A. in qualità di esecutore delle opere edilizie, A.E. quale direttore dei lavori, M. P. e E. T. architetti firmatari del progetto, C. M. dipendente comunale responsabile del procedimento, L. D. C. responsabile dello sportello unico per l’edilizia del comune di Avellino, F. T. all’epoca dei fatti dirigente del comune di Avellino.

L’impianto accusatorio

Gli imprenditori, dirigenti e tecnici comunali rinviati a giudizio finirono nell’inchiesta con le accuse di abusi edilizi e abuso in atti d’ufficio in concorso compiuti nella realizzazione del fabbricato C delle costruzioni realizzate in via Tuoro Cappuccini e sottoposte a sequestro preventivo nell’ottobre 2016.

Sigilli successivamente rimossi con la decisione del tribunale del riesame, misure reali, presieduto dal giudice Pier Paolo Calabrese, il 29 dello stesso mese che annullò la misura preventiva.

Nel mirino degli inquirenti finì il permesso a costruire e quelli successivi rilasciati in variante relativi alla realizzazione degli alloggi residenziali in via Tuoro Cappuccini che avrebbero violato le distanze imposte. Accolte le richieste degli avvocati difensori Antonio Piciocchi, Benedetto De Maio, Nello Pizza, Gaetano Aufiero, Carmine Danna, Biancamaria D’Agostino, Giovanni Castelluccio.