Avellino

 Il presidente della Camera Lorenzo Fontana è stato il primo a rendere omaggio a Gerardo Bianco nella camera ardente aperta a Montecitorio, nella sala Aldo Moro. Oltre ai familiari, tra i primi ad arrivare alla Camera per l'ultimo saluto allo storico esponente della Dc scomparso ieri a 91 anni, Pier Ferdinando Casini, Dario Franceschini e l'ex presidente di Montecitorio Gianfranco Fini. Anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella appena entrato nella sala si è fermato con i familiari di Bianco a cui ha fatto le sue condoglianze. Presente anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa.

Conte: Bianco, politico attento all'etica pubblica

Prima di dirigersi verso Napoli, il presidente M5S Giuseppe Conte ha omaggiato la memoria di Gerardo Bianco presenziando alla camera ardente allestita nella Sala Aldo Moro di Montecitorio. Bianco "è stato - ha scritto Conte sui social - un fine latinista, un politico di profonda cultura, molto attento alla tradizione degli studi meridionalistici, che continuò ad alimentare anche da Presidente dell'Associazione nazionale per gli interessi del Mezzogiorno d'Italia, subentrando a personalità quali Benedetto Croce e Manlio Rossi Doria. Ha sempre professato la ferma convinzione sulla necessità di un partito di ispirazione cattolica, declinando il suo percorso di vita politica nel segno dell'etica pubblica, del ricambio generazionale e del contrasto delle logiche clientelari". 

Bianco, il ricordo di Pierferdinando Casini

"Gerardo Bianco è stata una delle personalità più significative della Democrazia Cristiana e se si ripensa alla nostra storia in cui le luci hanno prevalso sulle poche ombre lui è stato veramente capace di attraversare la nostra storia con un insieme di virtù a 360 gradi. Un uomo di cultura, coerente, che amava le istituzioni e che aveva la capacità di andare controcorrente. È stato un uomo straordinario e il rimpianto è profondo per tutti coloro che amano e che hanno amato la politica".

Così Pier Ferdinando Casini, dopo aver reso omaggio al feretro di Gerardo Bianco nella camera ardente allestita a Montecitorio.

Falomi: Bianco ha difeso l'autonomia del Parlamento 

"Gerardo Bianco si è battuto per la difesa della dignità del parlamentare e della sua indipendenza e autonomia, vedendo in queste due cose la difesa dell'autonomia del Parlamento da qualunque potere. Questo era il segno che lui ha voluto dare a questa battaglia".

Così Antonello Falomi, presidente dell'associazione ex parlamentari, alla camera ardente di Gerardo Bianco a Montecitorio.