Avellino

COMICON, Provincia di Avellino e Museo Irpino, in collaborazione con Astorina, celebrano i 60 anni di uno dei personaggi più importanti del mondo del Fumetto Italiano, Diabolik, icona chiave dell’immaginario pop nel nostro paese.

Il celebre ladro mascherato nasce nell’autunno del 1962, un anno dopo la creazione della casa editrice Astorina fondata da Angela Giussani. La prima sceneggiatura, scritta dalla stessa Angela, fu affidata per i disegni a Zarcone: era il 1° novembre 1962 e il suo memorabile titolo fu “Il re del terrore”.

Al centro di questa mostra omaggio, che si terrà al Museo Irpino a partire dal 3 dicembre 2022, c’è uno speciale artista “diaboliko”, affermatosi come uno dei più grandi e caratteristici interpreti dello stile grafico della serie, ovvero Giuseppe Palumbo.

La sua arte verrà messa a fuoco attraverso i tanti albi di Diabolik ed Eva Kant cui ha prestato il suo segno, a partire proprio dalla sua rivisitazione contemporanea dell’ormai leggendario Primo Albo, oltre che di numerosi altri episodi, sia classici che inediti, della serie in edicola ancora oggi.

Palumbo è inoltre la firma visiva che ha dato vita alla serie “alternativa” DK, ideata da Mario Gomboli nel 2015; e sempre Palumbo è comparso in un cameo nel film Diabolik del 2021 diretto dai Manetti Bros, con Miriam Leone nella parte di Eva Kant, tra i migliori incassi di film italiani nel 2021 e seguito da un secondo capitolo: Diabolik - Ginko all’attacco!, nelle sale dal 17 novembre 2022.

Il percorso espositivo sarà costituito da tre grandi sezioni con circa 60 tavole originali e altrettante riproduzioni digitali, diversi contenuti multimediali e scenografici, molti testi esplicativi della storia di Diabolik di alcuni tra i migliori critici di fumetto italiani e saranno presenti, per la contiguità temporale con l’uscita del film, anche diversi materiali di scena dei film di Diabolik by Manetti Bros.

Una mostra “diabolika” da non perdere, che verrà inaugurata sabato 3 dicembre alle ore 17 con la partecipazione straordinaria di Giuseppe Palumbo. 
Ingresso libero e gratuito.