Quindici

Si è svolta nella maestosa chiesa di Santa Maria delle Grazie a Quindici la messa del ringraziamento promossa ed organizzata dalla confagricoltura di Avellino, con la parrocchia Santa Maria delle Grazie ed il patrocinio del comune. 

Nonostante le avverse condizioni atmosferiche che avevano già portato al rinvio del convegno previsto per il giorno prima e impedito il corteo e la benedizione delle macchine agricole, la celebrazione si è tenuta regolarmente, officiata dal vescovo emerito di Acerra, Giovanni Rinaldi, coadiuvato dal parroco, don Vito Cucca, con la presenza di un grande numero di fedeli.

Hanno presenziato alla cerimonia

Il presidente della confagricoltura di Avellino, Angelo Frattolillo, con altri rappresentanti dell’organizzazione provinciale, il presidente della sezione di prodotto frutta a guscio di confagricoltura Campania, Giampaolo Rubinaccio, il sindaco di Quindici, Eduardo Rubinaccio e quello di Pago Vallo Lauro, Antonio Mercogliano. Hanno collaborato fattivamente all’organizzazione dell’iniziativa l’ufficio confagricoltura di Pago Vallo Lauro, con il responsabile, Carmine Mercogliano.   

Il tema proposto dalla commissione episcopale per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace per la giornata del ringraziamento 2022, che a livello nazionale si celebra ormai da 72 anni e che dal 1974 fa parte del calendario liturgico della chiesa: “Coltiveranno giardini e ne mangeranno il frutto (Am. 9,14) – custodia del creato, legalità e agromafie”.

E su questo tema ha incentrato la sua omelia di Rinaldi, forte anche della sua esperienza passata di pastore in una terra che ha sofferto tragicamente sulla sua pelle i temi proposti dal messaggio dei vescovi italiani.

Monsignor Rinaldi ha lodato e ringraziato i lavoratori agricoli perché essi hanno a che fare con una materia viva che ravviva e rende piacevole le nostre giornate. Ciò li porta ad avere una grande responsabilità. Il vescovo ha invitato a contemplare la terra, lavorandola con rispetto e cura, perché anche così è possibile contemplare, lodare e ringraziare Dio Creatore per quanto ci dona e per la sua grandezza.

All’offertorio sono stati offerti al Signore cesti con prodotti agricoli e agroalimentari provenienti dalle diverse zone della provincia e preparati dagli uffici di confagricoltura ad indicare la ricchezza e la varietà dei prodotti agricoli ed agroalimentari della campagna irpina ed il duro lavoro dell’agricoltore che, soprattutto negli ultimi anni, ha fortemente risentito delle conseguenze deleterie prima della pandemia e poi degli eventi bellici in Ucraina che hanno messo a dura prova la sua capacità di resilienza.

Il presidente di confagricoltura Avellino, Angelo Frattolillo, ha preso la parola, alla fine della messa, per rivolgere un saluto ed un sincero ringraziamento ai presenti per la partecipazione e la condivisione di un momento molto sentito dal mondo agricolo, in cui si fa memoria e si ritorna alla fonte di ogni dono e di ogni frutto, a nostro Signore.

“L’agricoltura oggi più che mai è un’attività produttiva che assicura la produzione di beni primari ed è sorgente di grandi valori in un tempo segnato dalla guerra”.

Un saluto ai presenti è stato rivolto anche dal sindaco del paese, Eduardo Rubinaccio, che ha ringraziato confagricoltura per aver voluto svolgere tale manifestazione nella sua comunità, esprimendo il suo compiacimento per l’iniziativa e invitando l’organizzazione a recuperare quanto per le avverse condizioni meteorologiche non si è potuto realizzare in questi due giorni. 

Hanno anche collaborato alla buona riuscita della manifestazione le associazioni di azione cattolica di Quindici e Moschiano, la caritas di Quindici e Bosagro e radio star 2000. Un grazie va anche alle corali di Quindici e Moschiano, unite per l’occasione, che con i loro canti hanno allietato adeguatamente la cerimonia.