Dopo il sequestro di cellulari e droga effettuato la scorsa settimana, gli agenti della Polizia Penitenziaria hanno effettuato una nuova attività nel carcere di Fuorni, a Salerno. I controlli hanno visto impegnati 150 uomini, con il supporto delle unità cinofile. Proprio il fiuto dei cani ha consentito di sequestrare sostanza stupefacente all'interno della casa circondariale. A comunicare l'esito dell'operazione è stato Orlando Scocca, coordinatore regionale campano della Fp Cgil Polizia Penitenziaria. «La modica quantità di droga rinvenuta è un buon segno, frutto anche del lavoro quotidiano di controllo dei colleghi impiegati nel carcere di Salerno».
L'appello: potenziare le unità cinofile della Penitenziaria
Per il coordinatore nazionale della Fp Cgil Polizia Penitenziaria, Mirko Manna «da quando sono state introdotte, le unità cinofile della Polizia Penitenziaria hanno sempre dato prova di efficienza ed efficacia. Si tratta di una specializzazione che andrebbe potenziata e resa più pervasiva su tutto il territorio nazionale e non solo in attività sporadiche. Il traffico di sostanze stupefacenti va ben al di là della pericolosità delle sostanze sui singoli individui, ma è uno strumento di controllo e sopraffazione dei detenuti più pericolosi nei confronti dei più deboli. Chiederemo il potenziamento dei cinofili della Polizia Penitenziaria in tutte le sedi di confronto istituzionale e la revisione del Decreto Istitutivo è assurdo pensare che non siano previsti gli appartenenti al ruolo ispettori e funzionari».