Benevento

Sempre più complicata la posizione di Pino Bruno alla guida della Camera di Commercio Irpinia Sannio. Dopo le ultime due giunte andate deserte per la mancanza di numero legale l'ultima segna una distanza ancor maggiore dell'organo rispetto al presidente.
Sei componenti su otto, infatti, prima di lasciare la seduta hanno consegnato una missiva durissima che se non può rappresentare una sfiducia in senso formale, poiché lo statuto non lo prevede, lo è in maniera sostanziale.


I sei componenti (Catauro, La Stella, De Luca, Venuti, Della Sala, Addesa), infatti scrivono: “La invitiamo a prendere atto, nell'interesse della Camera Irpinia Sannio, dei territori, e del tessuto imprenditoriale delle province di Avellino e Benevento, che, anche se con motivazioni diverse, la quasi totalità dei componenti di Giunta e gran parte di quelli del Consiglio, ormai, nonostante siano trascorsi solo quattro mesi dalla sua elezione, non ripongono più fiducia per la continuità del suo mandato.
In questa situazione di stallo amministrativo, oltretutto, per niente hanno aiutato alcune sue dichiarazioni, anche pubbliche, in merito a presunte richieste inaccettabili o imposizioni per l'occupazione di poltrone”.


E dopo aver precisato che “Non ci sono da chiedere contropartite” e a Bruno “la invitiamo a prendere atto di un incontrovertibile rapporto di fiducia venuto a mancare. Confidiamo che il suo acume politico possa guidarla a consequenziali scelte imminenti”. Scelte che evidentemente coincidono con le dimissioni.