Pollica

La Dieta Mediterranea conquista anche le Nazioni Unite in occasione della "Settimana della cucina italiana" nel mondo. Il Comune di Pollica ha organizzato, insieme al Future Food Institute, presso il Palazzo di Vetro dell’Onu, a New York, una conferenza sulla Dieta Mediterranea, dal titolo “Mediterranean Diet – Lifestyle for a Sustainable Future – A cultural asset, a strategic tool, sustainable development”. 

L’evento negli Stati Uniti chiude gli appuntamenti internazionali del Comune di Pollica, che coordina il network delle comunità emblematiche Unesco della Dieta Mediterranea e che ha dato vita quest’anno ad un ricchissimo palinsesto di iniziative realizzate con il contributo del Masaf per laper la valorizzazione internazionale delle tradizioni e delle pratiche agro-alimentari quali patrimoni immateriali dell’umanità dell’Unesco. 

Ad accogliere la delegazione italiana, presso il Palazzo di Vetro, guidata dal sindaco di Pollica, Stefano Pisani, e dalla presidente del Future Food Institute, Sara Roversi, è stato l’ambasciatore italiano all’Onu, Maurizio Massari, rappresentante permanente alle Nazioni Unite, che ha sottolineato come la “Dieta Mediterranea è un esempio tangibile di una forza trainante per lo sviluppo sostenibile ed un modello di eccellenza per garantire sistemi alimentari sostenibili toccando le varie dimensioni sociale, economica e ambientale”. 

L'esempio italiano nel mondo

L’evento è stato inaugurato dalle parole del ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Lollobrigida che ha sottolineato la necessità di “puntare a un sistema alimentare che sia davvero sostenibile e sano: sostenibile, in quanto alternativo alla produzione alimentare industriale che comporta uno spreco di acqua e di energia; sano, in quanto basato sulla Dieta Mediterranea, riconosciuta dall'Unesco come Patrimonio dell'Umanità e attestata dalla più solida letteratura scientifica a sostegno dei suoi effettivi benefici sulla salute”e dalla prospettiva internazionale portata da Maurizio Martina vicedirettore generale e consigliere speciale del Direttore Generale della FAO che ha sottolineato che“creare sistemi agroalimentari resilienti e sostenibili è al centro del mandato della FAO [..] I princìpi fondamentali che sottendono il Patrimonio della Dieta Mediterranea hanno un valore scientifico universale che va oltre i confini territoriali ed offrono una visione trasversale rispetto alla possibilità di implementare l’Agenda 2030 portando effetti positivi sulla salute e bassi impatti ambientali”. 

“La conferenza organizzata all’’Onu è stata fondamentale per mettere in luce la ricchezza offerta dal Patrimonio Immateriale “Dieta Mediterranea” come vero framework culturale di sviluppo che racchiude in sé tutti i valori e le priorità dettate dall’Agenda 2030. Un modello radicato nella storia, la nostra storia, ma estremamente proiettato verso il futuro. L’approccio ecologico integrale che caratterizza lo stile di vita Mediterraneo si manifesta in modo concreto in politiche di rigenerazione e sviluppo sostenibile che mirano alla salute delle comunità locali e alla tutela delle risorse e dei territori. E’ il punto di partenza per generare nuove connessioni verso uno sviluppo sempre più sostenibile, per rafforzare alleanze strategiche e potenziarne la diffusione sul piano nazionale e internazionale”ha detto, a margine della missione newyorkese,Sara Roversi,presidente del Future Food Institute. 

"La fortuna di nascere qui, nel paese del mio sindaco Angelo Vassallo"

“Nella mia vita - dice Stefano Pisani - credo di essere stato molto fortunato a nascere a Pollica nel Cilento, di aver potuto conoscere personalmente i lavoro dei grandi scienziati americani (Ancel e Margaret Keys) che erano venuti nel mio Comune a Pioppi, proprio per studiare il nostro modo di vivere, inventando poi il concetto di dieta mediterranea, capendo attraverso i loro occhi che vivere qui era un dono speciale. E sono cresciuto immerso nel quadro dello "stile di vita": Dieta Mediterranea, che mi ha lasciato impressa una forte coscienza ecologica, insegnandomi che la diversità e biodiversità è ricchezza e che unita al convivio è capace di generare "prosperità inclusiva". Un quadro di riferimento che è diventato per me una vera e propria "bussola" per orientare ogni mia scelta.  Ho avuto la fortuna di essere sindaco e, come tutti i sindaci, di avere la possibilità di attuare politiche locali che attraverso le mie scelte permetteranno di incidere e migliorare la vita della mia comunità, ma soprattutto ho avuto la fortuna di avere un grande "sensei", il mio mentore, il mio sindaco "Angelo Vassallo". Angelo che ha dato la sua vita per valorizzare e tutelare il territorio e si è prodigato per il riconoscimento della Dieta Mediterranea come patrimonio immateriale dell'umanità.  Angelo che è stato assassinato poche settimane prima del famoso 16 novembre 2010. 
Quando a Nairobi, 166 Stati membri dell'Unesco hanno votato all'unanimità la candidatura della Dieta Mediterranea, tra i patrimoni immateriali dell'umanità, sulla base di una proposta avanzata da Italia, Spagna, Grecia e Marocco, in quanto "molto più di una semplice lista di alimenti. Promuove l'interazione sociale, poiché il pasto comune è la base delle usanze sociali e delle festività condivise da una determinata comunità, e ha dato origine a un notevole corpus di conoscenze, canzoni, massime, racconti e leggende. La Dieta si fonda sul rispetto della terra e della biodiversità e garantisce la conservazione e lo sviluppo delle attività tradizionali e dei mestieri legati alla pesca e all'agricoltura nelle comunità mediterranee".  Abbiamo fatto tesoro dei suoi insegnamenti e in questi 12 anni abbiamo continuato a costruire il futuro partendo dalle nostre radici profonde. 

"La priorità è preservare l'ecosistema del Cilento"

"Oggi Pollica, comunità emblematica della dieta mediterranea, continua a lavorare per preservare l'ecosistema e le sue preziose risorse: acqua, suolo, biodiversità, curare il paesaggio, sostenere gli agricoltori e i pescatori con politiche locali che sappiano valorizzare il loro lavoro e il loro ruolo di veri custodi del nostro patrimonio, non solo preservare le tradizioni ma trasmetterle alle nuove generazioni sostenendo l'innovazione, trasformando il nostro territorio in un living lab, dove si lavora sul nexus tra energia, salute, cibo e comunità.... una vera e propria fabbrica del futuro. 
Adottiamo l'approccio ecologico integrale nel quadro più ampio della dieta mediterranea come vero e proprio modello di sviluppo”, ha aggiunto Pisani. 

A valle dell’evento ha anche dichiarato che “l’appuntamento di venerdì alle Nazioni Unite, costruito con grande impegno e determinazione, rappresenta un punto di svolta straordinario per il Cilento e per l’Italia tutta. Finalmente abbiamo potuto rappresentare alla Comunità Internazionale, il valore assoluto della Dieta Mediterranea che è ormai da considerarsi un valido modello di sviluppo sostenibile. Abbiamo potuto condividere con gli Ambasciatori presso le Nazioni Unite di Italia e Marocco i prossimi passi da compiere per l’adozione di azioni concrete a favore dello Stile di Vita Mediterranea che sono certo garantiranno un ulteriore capitalizzazione del valore del nostro Patrimonio Immateriale. Soddisfatto e orgoglioso per quanto fatto, chiudo con questo evento il nostro anno di coordinamento del Network Internazionale delle Comunità Emblematiche. Abbiamo dato forma a nuove opportunità per il nostro sistema economico e sociale, ma soprattutto abbiamo costruito nuove opportunità per le giovani generazioni”.