Avellino

L’Avellino si interroga su una crisi profonda, di sicuro il peggior momento dei lupi dopo il fallimento del 2018. Oggi c'è stato il faccia a faccia tra il presidente D'Agostino con lo staff tecnico e la dirigenza.

Un confronto a tratti anche duro per capire cosa non va e come porre rimedio. Per ora sono esclusi provvedimenti drastici come ritiri o altro ma è innegabile che serva una scossa forte. 

Terza per ingaggi, quartultima in campo: con questa contraddizione, tutta espressa in numeri, l'Avellino chiude il quattordicesimo turno al diciassettesimo posto con soli 13 punti all’attivo.

La sensazione è che la società proverà, con il mercato di gennaio, a invertire la rotta ma senza lasciarsi andare spese faraoniche e voli pindarici. Adesso l'obiettivo è la salvezza e soprattutto programmare per il prossimo anno. 

A Picerno la squadra è tornata in piena crisi: seconda sconfitta consecutiva, una sola vittoria nelle ultime otto partite.Solo il Taranto, la Gelbison e la Juve Stabia hanno segnato meno dei biancoverdi, anche a Picerno sono state fatali disattenzioni difensive imperdonabili.

E ora all’orizzonte c'è il Taranto del grande ex Eziolino Capuano. Lo spettro retrocessione, conclamato dall'ingresso nella zona playout, non ammette ulteriori distrazioni.