Sarno

L'iter per l'avvio del progetto di messa in sicurezza del Monte Saro può andare avanti. E' stato revocato il provvedimento di archivazione e l'avvio dell'attività istruttoria della documentazione integrativa ricevuta.

L’intervento in questione riguarda le aree a rischio idrogeologico di Vallone Santa Lucia, Castagnitiello, Villa Ruotolo, San Marco e Villa Venere, situati sul versante sud del Monte Saro che sovrasta l'abitato di Via Bracigliano, Rione Europa, Via San Vito, Via Sant'Eramo, la frazione di Lavorate.

Il progetto è considerato l’ultimo stralcio delle opere di messa in sicurezza realizzate all'indomani dei tragici eventi del 5 e 6 maggio 1998.

La regione aveva infatti archiviato il procedimento di verifica di assoggettabilità alla VIA presentato dal Comune guidato dal sindaco Giuseppe Canfora. Alla base dell'iniziale blocco dell’istanza progettuale, un "errore nel sistema di protocollazione".

Non risultavano, infatti, pervenute dal Comune di Sarno le integrazioni richieste nel termine di 30 giorni. Ma dall'amministrazione hanno chiarito: "trasmette le integrazione richieste entro i termini fissati". 

Le precisazioni dell'amministrazione comunale di Sarno

La nota:

"Il giorno 3 novembre scorso, il Servizio LL. PP. del Comune di Sarno ha inoltrato, mediante Pec e nei termini concessi dei 30 giorni, le integrazioni richieste nell'ambito del procedimento di verifica di assoggettabilitá a VIA, all'ufficio Staff Tecnico Amministrativo 501792 - Valutazioni Ambientali della Regione Campania. Il giorno 10 novembre, l'ufficio regionale ha comunicato l'archiviazione definitiva del suindicato procedimento, per non aver ricevuto, entro i trenta giorni, alcuna documentazione da parte dell'Ente", raccontano dal Comune. 

"In pari data, il Servizio LL. PP. ha riscontrato, comunicando di aver inviato, il giorno 3, mediante Pec, gli elaborati progettuali aggiornati. A riprova del buon esito della trasmissione, alla nota di riscontro, è stata allegata la ricevuta di avvenuta consegna. Inoltre, il Servizio LL. PP. ha richiesto, ai sensi dell'art. 21nonies, legge n. 241/1990 ss.mm.ii., l'annullamento, in autotutela, del provvedimento di archiviazione. Il giorno 11 novembre, il Servizio LL.PP. ha contattato telefonicamente l'ufficio regionale competente, segnalando il disguido occorso. In pari data, il funzionario preposto, per le vie brevi, ha confermato, a seguito di verifica, l'errore nel sistema di protocollazione e, dunque, l'avvenuta ricezione delle integrazioni nei tempi previsti", aggiungono. 

Lo Staff Tecnico Amministrativo Valutazioni Ambientali ha quindi formalmente comunicato la revoca del provvedimento di archiviazione e l'avvio dell'attività istruttoria della documentazione integrativa ricevuta.