Ascea

Le suggestioni della grande tragedia antica per la chiusura di VeliaTeatro 2015. Sabato  (ore 21), va in scena «Sole», spettacolo di e con Valentina Capone, liberamente tratto da «Le Troiane» e da «Ecuba» di Euripide. Nel settimo e ultimo appuntamento con la XVIII edizione della rassegna di teatro antico sull’acropoli del Parco Archeologico di Elea-Velia, arriva un’originale composizione che pesca nel repertorio euripideo per rappresentare il destino che si rivolta. La fragilità della condizione umana è incarnata dalle prigioniere di guerra in balia dei Greci vincitori sullo sfondo di Troia in fiamme. Sono donne rimaste sole e poi strappate da una realtà che non esiste più. L’esito di un sorteggio assegna Cassandra ad Agamennone, Ecuba ad Odisseo, Andromaca, privata del figlioletto Astianatte, a Neottolemo. Ciò diventa metafora di una “legge di natura” che trasforma tutto nel suo opposto: chi era libero e felice, ora è schiavo e sofferente. E tutto ciò simboleggia il Sole, che illumina e dà vita e allo stesso tempo quella vita essicca.

 La protagonista. Valentina Capone, attrice e regista teatrale, ha studiato recitazione al Teatro Studio Alessandro Fersen e al Mulino di Fiora diretto da Perla Peragallo. Nel 1992 è entrata come allieva attrice e regista all’Accademia Nazionale d’Arte Drammatica Silvio D’Amico e dal 1995 ha fatto parte del Teatro di Leo, collaborando con Leo de Berardinis sia come attrice che come assistente alla regia in numerosi spettacoli («Il ritorno di Scaramouche», «King Lear» e «La Tempesta» di Shakespeare, «Totò Principe di Danimarca dall’Amleto di Shakespeare»). Tra le sue interpretazioni: «Macbeth-Inferno» di W. Shakespeare, «Le Troiane» di Euripide, «Il Gabbiano» di A. Cechov, «Confidenze troppo intime» di J. Tonnerre. Sue opere sono: «Sole», «Fiabe Nordiche», «La Prima Stanza». Tra i riconoscimenti, il Premio Eti - Gli olimpici del teatro categoria Attori emergenti 2009 con lo spettacolo «Sole».

  La serata è introdotta da un intervento dal titolo «Le Troiane. Dal mito alla scena», a cura di Fiora Scopece, dottoressa di ricerca in Filologia Greca e Latina all’Università di Bologna e studiosa di dramma antico e della sua ricezione nel teatro contemporaneo, con particolare interesse per l’opera di Leo de Berardinis.  

La manifestazione, organizzata dalla Associazione Culturale Compagnia Michele Murino Cilento Arte, si svolge con la partecipazione di: Soprintendenza Archeologia della Campania, Comune di Ascea, Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Pro Loco di Ascea, Regione Campania, Ente Provinciale per il Turismo di Salerno; con il patrocinio morale dell’Università degli Studi di Salerno, con la collaborazione scientifica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e in collaborazione con l’Università degli Studi di Urbino Carlo Bo.

 

Redazione Sa