Benevento

La chat dei reduci di Berlino tornerà a far sentire i suoi scampanellii questa settimana. E' scontato, potrà anche rimanere “muta” per un po', ma quando c'è l'occasione il messaggio scappa spontaneo. 

Fabio ha già sentito Pippo quando a metà settembre cominciò a materializzarsi la sua venuta alle falde della Dormiente. Da campione del mondo a campione del mondo, fu quasi doveroso chiedere il parere di chi l'aveva preceduto nell'avventura giallorossa. Il “capitano” è anche “amministratore” della chat, certe gerarchie rimangono scolpite nel tempo. Ma l'amicizia valica ogni confine e quanto Cannavaro chiese a Inzaghi cosa ne pensasse di Benevento, il “feedback” del piacentino fu assolutamente positivo.

Fabio e Pippo stanno per ritrovarsi, domenica prossima all'ora di pranzo. Non davanti ad una tavola imbandita, ma, secondo acclarata consuetudine, in un campo di calcio. A Reggio Calabria, Inzaghi, sta provando a costruire di nuovo una stagione memorabile. Questa volta ha dovuto fare tutto molto in fretta, perchè la Reggina s'era appena salvata da quello che sembrava un inesorabile fallimento e doveva ricostruirsi dalle fondamenta. Bisogna dire che grazie anche alla sapienza del diesse Taibi, la nuova squadra amaranto non è venuta su male. I tratti distintivi sono quasi gli stessi di quella sua creatura del 19/20: una difesa a quattro ben strutturata al centro (l'ex Camporese e Gagliolo), un centrocampo a tre con due interpreti dai piedi buoni (Hernani e il giovane Fabbian) e un “madianaccio” (l'ex Lecce Majer), infine un attacco con scarsi punti di riferimento per gli avversari (Menez, Rivas, Canotto, Gori: 10 gol complessivi) e una prima punta, il paraguaiano Santander, che Pippo ha avuto a Bologna e che sta aspettando con ansia dopo un infortunio. Il solito misto, insomma, tra qualità e pragmatismo.

Cannavaro ha inaugurato la stagione dei derby con i suoi ex compagni come meglio non poteva: vittoria sabato scorso a Ferrara contro Daniele De Rossi. Pippo, invece, dopo aver saltato la prima con la Spal (c'era ancora Venturato) e quella con Gigi Buffon, assente nella sfida degli amaranto col Parma, inaugurerà la serie proprio contro il suo vecchio capitano in azzurro, per poi ripetersi il giorno dell'Immacolata contro Fabio Grosso e il suo Frosinone.

La solita sfida suggestiva, tra ex campioni del mondo che si stimano e si si sono dichiarati per sempre amici. In panchina, ovvio, ognuno penserà a se stesso. Fabio dovrebbe finalmente avere una rosa più ampia, magari con rinforzi da portare inizialmente solo in panca. Certo è che elementi del calibro di Acampora, Viviani e Tello non potranno rimanere fuori a lungo e suscita curiosità anche il giovane Kubica, in pratica mai visto prima d'ora. Ma la strada tracciata gli è piaciuta: ora il tecnico napoletano ha una squadra affidabile, disposta al sacrificio e anche migliorata sotto il profilo del pragmatismo. Difficilmente cambierà qualcosa in avvio, fatta eccezione per Kamil Glik, che vive un'esperienza unica in Qatar e che salterà qualche sfida (quella del Granillo di certo, forse anche quella col Palermo in casa). E' presto per anticipare le scelte, c'è una settimana lunghissima davanti che darà a Cannavaro tutte le informazioni possibili.