Fu tra i primi medici volontari, appena laureato a prodigarsi in alta Irpinia a Sant’Angelo dei Lombardi, in soccorso ad una comunità provata, nei luoghi del disastro segnati da morte e distruzione a causa del terremoto del 23 novembre 1980.
La testimonianza
Un’esperienza di vita che oggi Guido Costamagna, presidente della società di Gastroenterologia italiana racconta così.
"Giunsi in Irpinia due giorni dopo la tragedia, nei miei occhi è ancora impresso quel triste scenario, le case sventrate, le scosse di assestamento che si sono susseguite nelle ore successive, le continue richieste di aiuto. Non esisteva ancora la protezione civile, non vi era un coordinamento. Tutto veniva improvvisato all'istante insieme ai vigili del fuoco, la croce rossa e le forze dell'ordine. Ero considerato quasi come un vice sindaco.
L'emozione
E' una esperienza formativa che considero la più importante della mia vita professionale. E poi il calore della gente d'Irpinia, che resterà per sempre nei miei ricordi. Tornai a Sant'Angelo dei Lombardi già un anno dopo il sisma e l'accoglienza della popolazione che aveva perso tutto fu davvero straordinaria, come lo è stata anche in questa circostanza dopo 42 anni.
Costamagna è giunto a Sant'Angelo dei Lombardi accompagnato dal primario dei gastroenterologia dell'ospedale Sant'Ottone Frangipane Luigi Pasquale, particolarmente stimato in Irpinia e non solo per le sue grandi doti professionali e umane.
L'incontro con Rosanna Repole la guerriera del terremoto
A fare gli onori di casa una guerriera di quei giorni difficili, Rosanna Repole diventata sindaco sotto una tenda, due giorno dopo il terremoto a seguito della tragica morte del primo cittadino Guglielmo Castellano, sepolto dalle macerie a soli 32 anni. Da allora è considerata una donna simbolo, per il suo coraggio e la grande determinazione mostrata nel corso degli anni al fianco della popolazione e durante il difficile e delicato processo di ricostruzione e rinascita della sua comunità.