Avellino

Il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi, venerdì 18 novembre alle ore 10,30, sarà in Prefettura a Napoli per partecipare al Comitato provinciale per l'Ordine e la Sicurezza pubblica, convocato dal Prefetto di Napoli. Nel corso dell'incontro si discuterà della situazione della sicurezza nell'area metropolitana alla luce degli ultimi allarmanti fatti di sangue che fanno temere la ripresa di una cruenta guerra tra i clan della camorra.

L'informativa del Ministro alla Camera sull'emergenza migranti

Crescono gli arrivi (+60%), le richieste di protezione internazionale (+56%) e la sofferenza del sistema di accoglienza (oltre 104mila gli ospiti). E in tale scenario le navi delle Ong, che quest'anno hanno portato sulle nostre coste circa 11mila degli oltre 92 mila arrivati, continuano a rappresentare "un fattore di attrazione", sfruttato "dalle organizzazioni criminali che basano il loro modus operandi sulla presenza di assetti Ong nell'area".

L'informativa del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi parte dalla premessa che "priorita' del governo e' il rispetto della dignita' della persona", valore attraverso cui leggere "tutti gli atti e le scelte dell'esecutivo" in materia. Ma ribadisce anche che bisogna "coniugare umanita' e fermezza", che "in Italia non si entra illegalmente" e che "la selezione non la fanno i trafficanti. Vogliamo governare le migrazioni e non subirle". Applausi convinti dai banchi della maggioranza. 

'Cuore' del lungo intervento, la ricostruzione di quanto avvenuto nei giorni scorsi con i casi delle navi Ong Humanity 1, Geo Barents, Rise Above e Ocean Viking. Ricostruzione che e' anche l'occasione per fissare alcuni punti fermi. "Non puo' essere un soggetto privato a scegliere in modo piu' o meno preordinato il Paese dove sbarcare i migranti, determinando con cio' stesso l'applicazione delle regole di Dublino sugli Stati di primo ingresso", dice Piantedosi.

Le Ong devono coordinarsi con le autorità competenti

Secondo il titolare del Viminale, in sostanza, "le navi delle Ong, proprio perche' intervengono in contesti difficili, devono e dovrebbero coordinarsi con le autorita' competenti scambiando flussi informativi tempestivi e completi. E' evidente che se invece agiscono sistematicamente in modo autonomo, diminuisce la capacita' dello Stato di area Sar di dirigere e condurre a buon fine l'operazione di salvataggio".

"Se poi, come avvenuto nei casi di specie, le navi Ong si dirigono verso i porti di uno Stato diverso da quello responsabile del coordinamento nell'area Sar senza osservare le procedure previste e in violazione delle leggi nazionali dello Stato costiero in materia di immigrazione, e' legittimo considerare il transito di tali navi quale passaggio non inoffensivo, proprio ai sensi di quell'articolo 19 della Convenzione Unclos molto spesso invocata".

Post di Salvini: bravo Ministro, torniamo a far rispettare la legge

"Bravo ministro, torniamo a far rispettare la legge e la dignità dell’Italia, avanti così”.

Così su Facebook il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, Matteo Salvini, commenta la frase “In Italia non si entra illegalmente” del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, pronunciata nel corso dell’informativa urgente al Senato.