Bocciata la legge regionale sulla rigenerazione urbana: dopo le proteste di associazioni e movimenti, i ministeri delle Infrastrutture e della Cultura hanno inviato diverse osservazioni critiche alla norma licenziata a Palazzo Santa Lucia la scorsa estate.

"Una vittoria di pochi"

"E’ una vittoria di pochi, grazie al sostegno delle associazioni ambientaliste, in prima linea Italia nostra, e senza alcun sostegno dei Verdi e del "partito di Pomigliano" - il commento del consigliere regionale di opposizione, Maria Muscarà -. La giunta regionale ha promosso l’anarchia delle iniziative a favore dei privati in campo dell’edilizia e del consumo di suolo. Gli stessi uffici della giunta dichiaravano un rischio di incostituzionalità accompagnati dalle relazioni degli ambientalisti fortemente contrari a questa legge, in quanto avrebbe aperto al consumo di suolo e cementificazione, che non possiamo più permetterci".

I timori per il consumo di suolo

Per Muscarà "alcun contrasto ci sarebbe stato al consumo di suolo, anzi, tale legge avrebbe incentivato tale attività, senza alcuna programmazione e senza tutela del paesaggio. Ciò che ha destato tanti dubbi era la fretta nell’approvare la legge, in piena estate. Il ministero finalmente ha bocciato tale norma, perché dichiarata incostituzionale, come affermò la sottoscritta dall’inizio; i voti contrari a questa legge che è deregulation e distruzione di suolo, furono solo due, oltre orgogliosamente il mio", conclude il consigliere.