Benevento

Il pm Maria Colucci ne ha chiesto la condanna 9 anni e 6 mesi, supportato dai legali di parte civile – gli avvocati Antonio Leone (per uno dei figli), Annamaria Soreca (per la moglie) e Luisa Faiella (per un'associazione antiviolenza)- che si sono espressi per la dichiarazione di responsabilità dell'imputato, per il quale la difesa, rappresentata dall'avvocato Fabio Russo, ha invece sollecitato l'assoluzione perchè il fatto non sussiste e, in subordine, il riconoscimento del vizio di mente, accertato da una consulenza di parte.

Ma bisognerà attendere il 22 novembre per la sentenza del Tribunale (presidente Simonetta Rotili, a latere Graziamaria Monaco e Gabriele Nuzzo) per il 52enne cittadino di nazionalità marocchina, accusato di violenza sessuale ai danni della figlia, fin da quando era minorenne, e maltrattamenti in famiglia. Solo allora sarà possibile capire se il collegio giudicante avrà ritenuto credibile o meno la ritrattazione della ragazza.

Lei aveva puntato il dito contro il genitore, che per questo, nel novembre del 2021, era stato arrestato e condotto in carcere. Aveva ribadito le accuse,a distanza di un mese, durante un incidente probatorio. Ma nella scorsa primavera, mentre il processo si avviava all'epilogo, aveva scritto ed inviato una lettera inviato al Tribunale, rimangiandosi ciò che aveva detto nei confronti del papà.

Una retromarcia a tutto tondo - era stata iscritta al registro degli indagati -, confermata in aula, spiegata con la volontà di far pagare all'uomo le botte che, quando era ubriaco, rifilava alla moglie, ai suoi occhi 'rea' di aver consentito che la figlia avviasse una relazione sentimentale con un giovane che lui giudicava non perbene, al quale preferiva un connazionale. Ecco perchè, quando lui aveva effettuato una videochiamata sul cellulare della coniuge, lei aveva afferrato il telefonino e gli aveva fatto credere di essere la moglie. E' la videochiamata nella quale, secondo quanto aveva riferito agli inquirenti, il papà si sarebbe mostrato nudo e impegnato in atti di autoerotismo.