Benevento

Rinviato a giudizio dal gup Gelsomina Palmieri (aggiornamento 15 novembre), così come chiesto dal sostituto procuratore Licia Fabrizi, per una serie di presunti falsi ideologici, anche in certificati, l'avvocato Gabriella Bongi, di Montesarchio. E' l'accusa rimasta in piedi dopo l'archiviazione delle altre – truffa e associazione per delinquere – decisa agli inizi di ottobre dal gip Pietro Vinetti. Il proceso partirà l'11 dicembre d el prossimo anno.

Difesa dall'avvocato Fulvio Dello Iacovo, la professionista è stata chiamata in causa per fatti che si sarebbero svolti nel 2018, quando , sostengono gli inquirenti, “nell'esercizio della professione forense, proponendo dinanzi ai giudici di pace di Montesarchio (di Montoro in 5 casi, di Airola e Cerignola in altri due) ricorsi per decreti ingiuntivi nei confronti di Wind e Tim, “in virtù di procura speciale apparentemente sottoscritta” dai suoi assistiti, avrebbe “indotto in errore l'organo giudicante sulla legittimazione” del legale e sulla “fondatezza della pretesa” degli utenti “alla consegna da parte delle società convenute del contratto relativo alle utenze telefoniche”.

Una induzione in errore che, a detta del Pm, si sarebbe tradotta nell'emissione dei decreti ingiuntivi, con la quale sarebbe stato “attestato falsamente il diritto della ricorrente alla consegna della documentazione”, con la condanna delle società al pagamento”, al risarcimento. L'addebito di falso in certificati riguarda la presunta falsa attestazione dell'autenticità della sottoscrizione apparentemente apposta” dagli assistiti “nella procura speciale a margine del ricorso per decreto ingiuntivo nei confronti della compagnie telefoniche; sottoscrizone che sarebbe risultata contraffatta”.

Questa mattina l'udienza preliminare dinanzi al gup Gelsomina Palmieri, nel corso della quale alcune delle 28 parti offese si sono costituite parti civili; in particolare, la Tim e la Wind con gli avvocati Carlo Longari e Ivan Filippelli, e alcuni cittadini, con gli avvocati Fabio Russo, Donato Colangelo,  Lucrezia D'Abruzzo, Nunzia Meccariello, Andrea Tranfaglia. 

Come si ricorderà, l'avvocato Bongi, che aveva subito respinto ogni accusa, aveva subito a metà settembre una perquisizione ordinata dalla Procura di Catanzaro in una inchiesta sempre in materia di ricorsi per l’ottenimento di decreti ingiuntivi con la provvisoria esecutività.