Benevento

Avrebbe cercato di baciare una studentessa minorenne. Un comportamento per il quale un docente della Valle Telesina, neanche trentenne, è finito nel mirino di una inchiesta del sostituto procuratore Maria Dolores De Gaudio, ora conclusa.

Violenza sessuale l'ipotesi di reato contestata al professore, chiamato in causa per un episodio che si sarebbe verificato lo scorso 21 aprile nell'Istituto superiore della Valle Telesina nel quale lavorava: attualmente opera altrove.

Secondo gli inquirenti, cogliendo di sorpresa la ragazza, all'epoca quindicenne, le avrebbe abbassato la mascherina e l'avrebbe costretta a subire atti sessuali. In particolare, avrebbe provato a baciarla sulle labbra, ma la reazione della ragazza, che aveva spostato il volto, aveva fatto sì che il bacio si stampasse su una guancia.

Avviata dopo una denuncia, l'inchiesta è adesso terminata: difeso dall'avvocato Danilo Riccio, l'indagato ha venti giorni per chiedere di essere interrogato o produrre una memoria. Esaurita questa faase, il Pm procederà all'eventuale richiesta di rinvio a giudizio su una storia di presunte 'attenzioni' sessuali che segue quella, risalente a qualche mese fa, che aveva coinvolto una docente di Benevento.

+++

ESTORSIONE, GLI ATTI TORNANO ALLA PROCURA

Atti alla Procura. E' quanto deciso dal Gup, che, in linea con le eccezioni dell'avvocato Stefano Melisi, ha dichiarato la nullità della richiesta di rinvio a giudizio per Clemente Massaro, 28 anni, di Maddaloni ed altre cinque persone: due di Durazzano, una di Dugenta e due di San Felice a Cancello. Per loro le accuse, a vario titolo, di estorsione, minaccia con arma da fuoco e lesioni aggravate, contestate in relazione a fatti che si sarebbero svolti tra Dugenta e Limatola.