I carabinieri della compagnia di Avellino hanno denunciato un 25enne del posto per “tentata truffa” e “guida senza patente”. È accaduto in orario pomeridiano nei pressi dell’ospedale “Moscati”. Il giovane, alla guida di una Fiat Punto, avrebbe simulato un incidente con un’autovettura condotta da un anziano, pretendendo del denaro quale risarcimento per l’asserito danno. Provvidenziale l’intervento di una pattuglia della Sezione Radiomobile, già impegnata in quell’area nell’ambito dei servizi di perlustrazione del territorio.
Alla vista della gazzella il giovane è subito risalito in auto e si è dato alla fuga. Bloccato dai carabinieri dopo un breve inseguimento, è stato preso e denunciato di libertà alla Procura della Repubblica di Avellino e l’utilitaria, sprovvista di assicurazione, è stata sottoposta a sequestro amministrativo.
Un metodo di truffa consolidato
Questo tipo di truffa è purtroppo molto frequente: un famoso raggiro per ottenere soldi facili dagli automobilisti e che non smette di mietere vittime. La dinamica delle truffe è praticamente sempre la stessa e la richiesta di risarcimento in denaro per il “danno”, al fine di mettere a tacere la controversia, si aggira solitamente tra i 50 ed i 200 euro. Tutto inizia con un colpo secco all’auto della vittima prescelta, spesso appena percettibile, seguono suoni di clacson o luci abbaglianti. Per semplice cortesia e non comprendendo cosa accade, ci si fermerà per ascoltare di cosa il conducente dell’altro veicolo vuole avvisarci con tanta urgenza. Nella truffa il sedicente danneggiato accuserà di aver subito un danno alla sua auto e cercherà di dare maggiore credibilità al raggiro mostrandone lo stato (naturalmente il danno all’auto è stato appositamente fatto in precedenza).
I truffatori contano sulla convenienza per l’automobilista di chiudere la questione istantaneamente rispetto alla compilazione, in alternativa, del modello di contestazione amichevole, con il coinvolgimento, quindi, dell’assicurazione. Qualora si abbia sentore di una truffa è opportuno avvisare subito le Forze dell’Ordine: l’intervento, oltre a sventare il raggiro, consentirà di accertare eventuali danni arrecati all’auto dai malfattori.