La realizzazione dell'hub ferroviario a Pompei, un progetto di 30 milioni di euro con una nuova stazione a Pompei Scavi dove i binari della Circumvesuviana e delle Ferrovie dello Stato si uniranno, può rappresentare la svolta per una soluzione reale al problema dell'accessibilità in Penisola Sorrentina.
E' l'opinione di Sergio Fedele, presidente campano dell'Atex, l'associazione degli operatori extralberghieri, impegnato insieme a molte altre associazioni di categoria del comparto e con gli enti locali della Penisola Sorrentina a dare una risposta alla grave emergenza della mobilità in costiera.
Il deragliamento ferroviario a Pompei
I recenti episodi di cronaca col deragliamento del treno Eav a Pompei e, nei giorni scorsi, lo scoperchiamento di una carrozza ferroviaria in corsa, ripropongono in modo preoccupante due temi: quello della sicurezza di una rete e degli elettrotreni circolanti, quello della mobilità alternativa alla statale sorrentina 145. Un tema, quest'ultimo, al centro di un confronto tra le Amministrazioni locali, la Regione Campania e la Prefettura di Napoli che ha isituito un tavolo di confronto permanente che doveva riunirsi nel settembre scorso e che invece a tutt'oggi non è stato ancora convocato con grave disappunto dei proponenti l'iniziativa.
Secondo l'ing. Fedele la prevista congiunzione, a Pompei, tra Eav e Ferrovie dello Stato con tutte le agevolazioni che ne deriveranno nella gestione dei flussi provenienti da Napoli, deve rappresentare l'occasione per rivoluzionare il sistema di trasporto ferroviario anche in Penisola Sorrentina che conta il più consistente numero di utenti soprattutto legati al turismo.
Fedele (Atex): la nuova stazione dovrebbe essere pronta nella primavera 2023
"Il bando internazionale scade il 20 dicembre e la nuova stazione dovrebbe essere operativa dalla primavera 2023 - spiega Fedele - Questo percorso, oltre a creare finalmente il collegamento diretto Napoli-Pompei-Penisola Sorrentina, consentirà ai treni FrecciaArgento e Frecciarossa di partire da Roma e dall'aeroporto di Fiumicino per arrivare praticamente in alta velocità in Penisola Sorrentina. Un sogno rispetto all'attuale odissea. Siamo particolarmente soddisfatti perché tra le proposte che le associazioni della filiera turistica hanno formulato al Tavolo di Accessibilità della Penisola Sorrentina, c'è proprio quella di fare in modo che si proceda senza indugi nella realizzazione di questo progetto che abbiamo definito "by pass della salvezza"per la Penisola".
Il Prefetto riunisca il tavolo di confronto con i Sindaci e la Regione
Da qui l'ennesima sollecitazione al Prefetto e ai Sindaci peninsulari per "...sollecitare la riunione del Tavolo Permanente sulla Accessibilità in Penisola nella quale si possa discutere, oltre all'elenco di proposte già trasmesse, sulla possibilità di organizzare un confronto con le Ferrovie dello Stato per avere dettagli sul progetto Hub Pompei, sui tempi di realizzazione, sull'esatto collegamento della nuova linea a quella Eav dei Comuni della Penisola Sorrentina, su come un residente della Penisola possa raggiungere più facilmente Napoli, su come un turista proveniente da Roma potrà raggiungere la Penisola, su come un turista proveniente da Capodichino possa raggiungere la Costiera".
A Pompei il "nodo di interscambio" a servizio dei siti turistici
Secondo il piano dell'hub "...l'intervento della nuova stazione di Pompei è finalizzato a realizzare un nodo di interscambio a servizio dei siti di interesse culturale e turistico dell'intero territorio ed essendo collegato direttamente alla rete ferroviaria nazionale consentirà al flusso turistico di raggiungere l’area direttamente con i convogli Frecciargento e Frecciarossa, evitando la sosta e il cambio di vettore, attualmente necessario alle stazioni di Napoli o Salerno - viene evidenziato dai progettisti - La collocazione del nodo nel punto di intersezione delle linee ferroviarie FS-RFI ed EAV consentirà inoltre di raggiungere agevolmente i diversi comuni del territorio e la penisola sorrentina attraverso la capillare rete EAV e la prevista rete di mobilità ecosostenibile con navette elettriche. La nuova stazione potrà costituire inoltre il presupposto infrastrutturale per incentivare il recupero a fini turistico-culturali delle limitrofe aree industriali dismesse, potenziando in tal modo l’attrattività turistica dell’intera area".