Avellino

Saracinesche abbassate ed è di nuovo protesta. I commercianti di Avellino scendono di nuovo in piazza contro il caro bollette e contro un'amministrazione "sorda" - dicono. Negli ultimi tre mesi sono molte decine le saracinesche costrette alla chiusura, alle quali si aggiungono numerose attività che hanno operato tagli al personale o ridotto di oltre il 50 per cento l'attività. "Siamo ormai allo stremo - dice Carmine Gaeta, titolare di un negozio di parrucchiere di viale Italia - costretti a scegliere tra il pagamento degli stipendi ai dipendenti o pagare le bollette che rispetto all'anno scorso hanno importi triplicati".

"Chiediano al sindaco Festa di trovare risposte alle nostre domande - dichiara la proprietaria di un altro salone di parrucchiere di Viale Italia - Abbiamo avuto un aumento della Tari del trenta per cento. Il sindaco, invece di aumentarsi lo stipendio perché non viene incontro alle nostre esigenze? Potrebbe aiutarci facendo ratezzare il pagamento dell'imposta. Chiediamo solo questo. 

Al corteo hanno partecipato anche cittadini e pensionati. Al termine della manifestazione, conclusasi nei pressi della sede della Prefettura di Avellino, gli organizzatori hanno chiesto al sindaco, Gianluca Festa, la convocazione straordinaria di un consiglio comunale aperto. "Chiediamo - anticipano - che non si spendano soldi per le luci di Natale e di non anticipare il pagamento della Tari per il 2023".