Sarà necessaria una nuova udienza preliminare dopo quella nella quale era stato deciso il rinvio a giudizio. Il motivo? L'accoglimento da parte del Tribunale di una eccezione dell'avvocato Antonio Leone, che l'aveva sollevata già a marzo, senza esito, relativa all'assenza dell'imputato, agli arresti domiciliari, all'appuntamento dell'epoca con il Gup.
Si torna indietro, dunque, con il processo a carico di Alberto Anzovino, 25 anni, di Benevento, ritenuto uno dei due presunti autori di una rapina fallita per la reazione di una delle vittime. Era il 18 ottobre del 2018 quando due uomini, volto coperto da un passamontagna e pistola in pugno, avevano fatto irruzione in un supermercato a Benevento, raggiunto in sella ad un motorino che risulterà essere stato rubato in città – da qui anche l'addebito di ricettazione - poco più di un mese prima.
Un raid del quale aveva fatto le spese un addetto al magazzino, prima colpito al volto da una scarica di pugni, poi alla testa con il calcio dell'arma. Obiettivo puntato sul registratore di cassa e sul denaro che custodiva, ma il piano era saltato. Perchè il malcapitato, nonostante la violenza subita, era riuscito ad uscire in strada e ad avvicinare l'altro malvivente, facendogli cadere un altro registratore di cui nel frattempo si era impadronito.