Caserta

Omicidio a Castel Volturno ( CASERTA) nella notte. La vittima è un italiano accoltellato durante una lite da un uomo di circa 50 anni, che sembra fosse il papà del 27enne con cui la vittima stava avendo il diverbio. Sul posto sono intervenuti i carabinieri, che hanno portato in caserma il presunto responsabile per interrogarlo; nel presidio dell'Arma è arrivato anche il sostituto della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Dalle prime informazioni sembra che l'accoltellatore abbia consegnato l'arma usata ai militari. 

Ucciso davanti alla moglie

 E' un barbiere di 38 anni, Luigi Izzo, la vittima dell'omicidio avvenuto nella notte a Castel Volturno ( CASERTA). Secondo quanto ricostruito l'uomo si stava ritirando a casa con la moglie ed era nei pressi del cancello di ingresso, quando è stato raggiunto dal 27enne con cui in precedenza litigato e dal papà di quest'ultimo. I due erano in auto. Il genitore del 27enne è sceso e dopo un diverbio ha colpito almeno quattro volte Izzo con un coltello da cucina che aveva preso nella sua abitazione. In caserma, davanti al sostituto di Santa Maria Capua Vetere, l'uomo avrebbe ammesso le proprie responsabilità, spiegando di aver agito per "difendere mio figlio". Nella stazione dell'Arma a Castel Volturno è stato condotto anche il 27enne, sposato con due figli. Il magistrato dovrebbe decidere nelle ore se disporre il fermo del papà del 27enne o di entrambi. La vittima invece aveva tre figli. 

Fermati sia il padre che il figlio

 Il sostituto procuratore di Santa Maria Capua Vetere Annalisa Imparato ha deciso il fermo per l'uomo responsabile dell'omicidio del barbiere Luigi Izzo, avvenuto a Castel Volturno e per il figlio 27enne. L'accusa è di omicidio volontario per il primo, reo confesso, e concorso nello stesso reato per il figlio, che era in auto quando il papà è sceso accecato dalla rabbia e ha colpito Luigi più volte (si contano tra i quattro ei sei fendenti ), e ciò davanti alla moglie del barbiere. Quasi una sorta di raid punitivo, anche se il responsabile, interrogato nella caserma dell'Arma a Castel Volturno, si è difeso dicendo che quando è sceso dall'auto e si è trovato di fronte Luigi Izzo, avrebbe visto quest'ultimo che avvicinava la mano alla tasca del pantalone tanto da pensare che stesse per estrarre una pistola. Luigi però non aveva alcun arma con sé.