A Napoli è partito il corteo della mobilitazione "Mo bast... Insorgiamo!". Circa diecimila persone si sono radunate in Piazza Garibaldi per sfilare nel capoluogo campano. Studenti, lavoratori, disoccupati e pensionati hanno risposto all'appello del Movimento di Lotta - Disoccupati "7 Novembre" e del Collettivo Di Fabbrica - Lavoratori Gkn Firenze per una manifestazione contro rincari, disoccupazione, devastazione ambientale e guerra. Ma sono migliaia gli attivisti giunti da tutta Italia, in particolare da Firenze, Milano, Pavia, Piacenza, Roma e dalle Marche. Alla manifestazione hanno aderito anche gli ambientalisti di Friday for Future.
"Bruciamo le bollette"
Dopo la piazza di Bologna, l'opposizione di classe lancia così la prima manifestazione contro il Governo Meloni. Il corteo ha attraversato via Marina ed ha raggiunto piazza Municipio. "La nostra mobilitazione continuerà nelle prossime settimane in tutta Italia e arriverà a Roma, saremo sotto i palazzi del potere", assicurano i promotori. Ad aprire il corteo un grande striscione recitava: "Non paghiamo guerra, carovita e disoccupazione". "Siamo stati i primi a bruciare simbolicamente le bollette - spiega Francesco Tramontano di Noi non Paghiamo Campania - portando in Italia la pratica già usata da un movimento inglese. Abbiamo deciso di convergere per mettere in piazza tutti coloro che stanno subendo questa crisi, che non ha linee discontinuità tra governi destra e di sinistra. Noi preferiamo non morire di fame piuttosto che pagare le bollette". In mattinata erano state imbrattate le vetrine dei negozi di lusso nel centro di Napoli.