Aste OK, colpo di scena nel corso del dibattimento. La testimone chiave del processo potrebbe finire nel registro degli indagati per false informazioni al pubblico ministero Henry Jhon Woodcock. M.C. dovrà essere accompagnata dal suo legale il prossimo 18 novembre quando proseguirà il controesame.
Molte le contraddizioni nelle quali è caduta la donna e soprattutto sono emersi dei particolari che la stessa aveva omesso di riferire al pubblico ministero in fase di indagini. In particolare aveva omesso di riferire agli inquirenti che era stata lei a chiedere l'intervento di Galdieri per un suo intervento. Infine dopo le dichiarazioni rese dalla donna, anche in merito allo schiaffo ricevuto da Nicola Galdieri, quest’ultimo ha reso dichiarazioni spontanee respingendo le accuse mosse nei suoi confronti “è stata lei a mandarmi a chiamare e ha detto una serie di bugie sul mio conto”.
L’impianto accusatorio
Il filone d’inchiesta “Aste Ok” ha portato all'incriminazione di 20 persone con l’accusa, a vario titolo, di associazione finalizzata alla turbativa delle aste fallimentari presso il Tribunale di Avellino, alla tentata estorsione e all’intestazione fittizia di beni. Ad avviso dell’accusa i componenti del sodalizio criminale avevano messo in piedi un’organizzazione con lo scopo di realizzare un monopolio nel settore delle aste giudiziarie.