Ci sono anche alcune frasi estrapolate da un sistema di videosorveglianza tra gli elementi che hanno portato all'arresto del 40enne Giuseppe D'Auria, accusato di aver lanciato dalla finestra del terzo piano la figlia di due anni, viva per miracolo.
Le voci catturate dalle telecamere
I carabinieri, intervenuti domenica 30 ottobre in un'abitazione di Corso San Vincenzo, hanno acquisito le immagini audio-video registrate dalle telecamere che si trovano un'abitazione vicina a quella in cui è accaduto il dramma e che inquadravano il cortile nel quale è precipitata la piccola. Oltre alle grida e alle richieste di aiuto della mamma della piccola, dai frame è stato possibile intercettare la donna mentre, con voce straziante e riferendosi al marito, urlava “Che hai fatto...”.
Le testimonianze dei vicini
Ma la ricostruzione dei fatti - che sono stati confermati dal padre durante l'interrogatorio di garanzia - è stata resa possibile soprattutto dalle testimonianze di numerosi vicini, ascoltati dai carabinieri nella giornata di domenica. C'è chi ha raccontato di aver ascoltato l'uomo - che secondo i suoi legali ha gravi problemi psichici - mentre diceva alla figlioletta “Guarda come volano gli uccellini” e di aver udito un minuto dopo le urla strazianti di una donna. Qualcun altro ha raccontato agli investigatori di aver ascoltato il 40enne mentre pronunciava la frase “Non ce la faccio più, Signore mi devo liberare da un peso”.
Il tentativo di suicidio
Dagli atti emerge anche il tentativo di suicidio del 40enne: l'uomo, come hanno raccontato alcuni vicini, negli istanti successivi alla caduta ha scavalcato la soglia della finestra e si è messo a cavalcioni con l'intento di lanciarsi nel vuoto. A salvare l'uomo sono stati due vicini che, non senza fatica, sono riusciti a prenderlo di peso e a riportarlo sul letto dove, poi, è stato trovato dai carabinieri. Sempre i vicini hanno descritto il 40enne e sua moglie come una famiglia tranquilla e nella quale non si erano verificati mai particolari criticità. Soltanto il mercoledì prima del dramma, il papà della piccola aveva avuto una crisi: all'arrivo di un pacco postale, aveva allertato i carabinieri sostenendo che contenesse una bomba. Un episodio per il quale l'uomo, al rientro dall'ospedale, si era anche scusato con alcuni vicini. Nessuno, insomma, avrebbe mai potuto immaginare quanto accaduto nella giornata di domenica.
La posizione della mamma
Ora al vaglio degli investigatori c'è anche la posizione della moglie di D'Auria. La donna, ascoltata dai carabinieri dopo la caduta della piccola, avrebbe raccontato che la figlioletta di due anni era precipitata nel vuoto - dimenandosi e muovendosi sulle gambe - durante il cambio del pannolino. La donna ha raccontato anche che da qualche anno la relazione con il marito era in crisi e che, proprio la mattina in cui si è verificato il dramma, il marito le avrebbe detto di non essere più convinto della relazione. Elementi su cui, ora, sono al lavoro gli investigatori.