Benevento

?Si è conclusa la III edizione del Sannio Festival della voce e della canzone napoletana organizzata dal Conservatorio Statale di Musica Nicola Sala di Benevento. La tre giorni, voluta fortemente dal Presidente Caterina Meglio e dal Direttore Giosuè Grassia, si è tenuta al Teatro San Vittorino con una grande partecipazione di pubblico. L’apertura è avvenuta il 28 ottobre con lo spettacolo Simmo ’e Napule paisà con l’Orchestra Stabile della Canzone Classica Napoletana del Conservatorio di Musica Nicola Sala di Benevento che ha deliziato il folto pubblico intervenuto.

La commissione giudicatrice, composta dai maestri Gianni Aterrano, Gino Aveta, Carlo Berton (presidente), Luigi Ottaiano, Antonio Romano, Antonello Rondi e Antonio Siano, sabato 29 ottobre ha assegnato il premio Sergio Bruni per la migliore esecuzione della canzone napoletana edita, a Pina Truppa con Voce ’e notte, secondo classificato Francesco Delli Paoli, terzo Sasà Di Palma.

Nell’ultima serata di domenica 30 ottobre, c’è stata la finale del Sannio Festival della voce e della canzone napoletana inedita e il primo premio è stato assegnato a Francesco Delli Paoli con il brano Nun te voglio perdere di Stefano Ceparano e Antonio Capasso, secondo classificato al duo Myriam Lattanzio e Marco Francini, terza classificata Valentina Assorto. Sono intervenuti gli ospiti, Amedeo Palumbo che ha presentato i Volti di Napoli e Sal Esposito che ha fatto ascoltare la canzone Comme vene vene vincitrice della passata edizione. Ha sostenuto la manifestazione la Fondazione Sergio Bruni e sono risultate molto gradite le master: La macchietta al femminile con Aurora Giglio e Vittorio Cataldi, Il bel canto napoletano con Patrizia Di Martino, Io sono la mia voce con Enrica Di Martino, la presentazione del libro Lo scugnizzo dei quartieri con Antonio Romano e Antonello Rondi e L’origine del suono: dall’archeologia musicale alla zampogna con Giuseppe Mauro. La manifestazione coordinata dal M° Luigi Ottaiano è stata presentata con molta bravura e professionalità da Sara Giglio.