Fisciano

È rinchiuso da ieri sera nel carcere di Bellizzi Irpino il 40enne accusato del tentato omicidio della figlioletta di due anni. Il papà, secondo gli investigatori, domenica mattina avrebbe lanciato la bimba dalla finestra del terzo piano della sua abitazione. La piccola, fortunatamente, non è in pericolo di vita. Dopo essere stata trasportata in ospedale a Salerno, è stata trasferita al Santobono dove è stata sottoposta ad un'intervento chirurgico per la frattura scomposta riportata all'omero destro. Ora è ricoverata nel reparto di Pediatria ma le sue condizioni non desterebbero preoccupazioni.

Nella serata di ieri, invece, il padre della piccola è stato arrestato con l'accusa di tentato omicidio. Un'ipotesi respinta fermamente dall'avvocato Tommaso Amabile (che assiste l'uomo insieme al collega Silverio Sica) che ad Ottochannel spiega quanto riferito dal proprio assistito.

Il legale: «Non riesce a darsi pace»

Per la brevissima interlocuzione che ho avuto quando è stato confermato il provvedimento restrittivo, il primo che non riesce a darsi pace per quello che è successo è proprio lui. In una posizione di choc evidente chiedeva a se stesso “voglio capire come si sono sviluppati gli eventi”. È una persona conosciuta da tutti, un ragazzo che è venuto su da solo, che si è fatto con le sue mani, che si è laureato, che ha partecipato a concorsi pubblici e che oggi ricopre un incarico di responsabilità. Uno che non si è mai fatto sentire nella comunità fiscianese, sposato con una brava ragazza conosciuta tantissimi anni fa, veramente inspiegabile quello che è successo. Se non legato, almeno noi abbiamo questo convincimento, a questo evento fortutito che ha scosso la comunità tutta.

«Si è trattato di una caduta accidentale»

Per la difesa, dunque, la caduta dal terzo piano sarebbe avvenuta in modo accidentale.

Le notizie, ovviamente molto ufficiose che abbiamo raccolto, sembrerebbero avvalorare la tesi di una caduta accidentale che ovviamente è tutta da verificare. Siamo in attesa dell'interrogatorio di garanzia, anche per capire meglio gli elementi su cui si fonda l'accusa dei carabinieri che hanno condotto l'indagine.

«Comunità sotto choc»

Dinamiche e circostanze su cui sono al lavoro gli investigatori che stanno provando a ricostruire il tutto in maniera dettagliata. Quel che è certo è che, in precedenza, non vi era stato alcun campanello d'allarme.

È stato un giorno particolare, la comunità fiscianese è stata colpita da questo evento. Gli aspetti della vicenda sono molto fumosi, non vi è certezza su nulla. Credo sia stata una ricostruzione legata da elementi probabilmente forniti dalla sezione scientifica dei carabinieri che è intervenuta sul posto e che spero possa aver dato una mano a ricostruire i fatti.