Benevento

Ormai i concetti dei vari allenatori sono stereotipati, nessuno che si discosti dalla banalità. Prendete D’Angelo che ha già rilasciato la sua intervista in conferenza stampa: “Il Benevento avrà tante assenze? Sì, ma dispone di una delle rose più ampie di tutto il campionato”. Nessuno che si azzardi a dire con spontaneità: “Sì, questa cosa ci favorisce”. Nessun problema, le parole contano fino ad un certo punto. Il Pisa arriva a Benevento senza alcuna defezione (se si esclude Caracciolo, infortunato dallo scorso campionato), ci saranno anche i due attesi ex, Barba e Ionita. Sul lato opposto si attendono notizie di Leverbe, che rimane molto in dubbio per la partita di domani. D’Angelo lo ha descritto così: “E’ un giocatore forte e con noi ha fatto una grandissima stagione lo scorso anno”. Ha aggiunto con un pizzico di sarcasmo che i francesi non gli sono mai stati molto simpatici, ma con lui si è trovato bene: “E poi ci unisce il ricordo di una stagione bellissima. E’ stato bello vederlo arrivare in A, anche se per poco tempo”. 

Sul tipo di partita ha detto poco, se non che sa “di avere molte possibilità di fare gol”. Segno che qualche deduzione sulla difesa disastrata e ridotta all’osso del Benevento deve averla fatta. Sulla composizione dell’undici di partenza si è tenuto sul vago: Barba si è allenato di meno, ma è a posto. Torregrossa può giocare dall’inizio, Marin è di nuovo a disposizione dopo la squalifica e contende una maglia proprio all’ex Ionita. Conclude auspicando che la sua squadra acquisisca sempre più certezze: “A mio avviso dobbiamo avere più consapevolezza delle qualità che i nostri giocatori hanno. Probabilmente l’inizio del campionato ha tolto un po’ di qualità e se noi acquisiamo la consapevolezza di far bene sempre diventiamo ancora più bravi”.