Bucciano

Non luogo a procedere per non aver commesso il fatto. Lo ha dichiarato il gup Gelsomina Palmieri nei confronti di Filippo Oropallo, 56 anni, un imprenditore di Bucciano, e del figlio Michele, 22 anni - sono stati difesi dagli avvocati Marianna Febbario e Pasquale Matera -, di cui il pm Francesco Sansobrino aveva chiesto il rinvio a giudizio per fatti risalenti al 3 gennaio del 2020. Quando, sostenevano gli inquirenti, in concorso tra loro avrebbero esploso in strada alcuni colpi di pistola all'indirizzo dell'insegna di un bar.

Ad entrambi era poi contestata la detenzione di unaa pistola dalla quale sarebbero stati esplosi i bossoli sequestrati dai carabinieri, di cui non era stato denunciato il possesso. Si tratta di un episodio per il quale a Filippo Oropallo, che nel 2019 si trovava ai domiciliari per le condotte che avrebbe mantenuto nei confronti del gestore del locale, era stata aggravata la misura con la custodia in carcere, revocata l'anno scorso dopo una condanna con rito abbreviato.