Due anni e 10 mesi, contro i 4 anni proposti dal pm Marilia Capitanio. E' la condanna decisa dal Tribunale per Michele Napoletano (avvocato Paolo Abbate), all'epoca dei fatti sindaco di Airola (attualmente è assessore), accusato di concussione.
Secondo gli inquirenti, avrebbe costretto i titolari delle due ditte alle quali aveva affidato in due diversi momenti, a trattativa privata, il servizio di trasporto pubblico scolastico- per uno di loro, parte civile con l'avvocato Francesco Ceglia, è stato disposto il risarcimento dei danni da liquidarsi in separata sede -, ad assumere come conducente una persona.
L'indagine, condotta dai carabinieri della Compagnia di Montesarchio, era relativa ad un arco temporale tra l'ottobre del 2011 e il giugno del 2012 e l'ottobre del 2014 e il giugno del 2015.
“Bisogna fare questo servizio, viste le esigue disponibilità delle casse comunali dobbiamo venirci incontro sui costi e, se si vuole fare sto servizio, ho un problema da risolvere per un dipendente, non so come sistemarlo, vediamo un po' di trovare una sistemazione, impegnarlo sull'autobus o dargli un incarico alle dipendenze della tua ditta”, avrebbe detto il sindaco, alla presenza di un testimone, al primo affidatario. E lo stesso avrebbe fatto con anche con l'altro imprenditore: “Il servizio di scuolabus lo fai tu però ti devi prendere a Michele”.
Oggi la discussione - l'avvocato Abbate aveva chiesto che il suo assistito venisse assolto perchè il fatto non sussiste o non costituisce reato, mentre l'avvocato Ceglia aveva insistito per la dichiarazione di responsabilità - , poi la decisione del collegio giudicante.