L’Alta Capacità Napoli-Bari, la grande opera che preoccupa e non poco i cittadini sanniti, sarà nuovamente oggetto di un incontro in programma il prossimo 4 febbraio alle 16.30 presso la sede di Napoli della Direzione Programmi Investimenti Direttrice Sud di Rete Ferroviaria Italiane (Rfi).
Al tavolo, voluto dal sottosegretario alle Infrastrutture e ai Trasporti Umberto Del Basso De Caro per parlare del progetto che ricordiamo prevede la realizzazione di una nuova linea ferroviaria tra Cancello (in provincia di Caserta) e Vitulano, si siederanno il sindaco di Sant’Agata de’ Goti, Carmine Valentino, il responsabile delle relazioni socio istituzionali Cis Napoli–Bari/Lecce–Taranto, Costantino Boffa, l’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato, Michele Mario Elia, l’amministratore delegato di Rfi, Maurizio Gentile, e Vincenzo Donato, Ruc del Cis Napoli–Bari/Lecce–Taranto.
Al tavolo è stata inoltre convocata anche la Regione Campania, che fin dall’inizio ha seguito con Rfi la stesura del progetto per il raddoppio della linea ferroviaria ad Alta capacità. Progetto che interessa il territorio di Sant’Agata de’ Goti dal confine con il Comune di Valle di Maddaloni (e con la provincia casertana) a quello con Dugenta, ed in particolare attraversando le località di Saiano e Cantinelle. L’incontro, organizzato dal sottosegretario di Stato sannita, segue quello tenutosi a dicembre a Roma, presso il Ministero alle Infrastrutture e ai Trasporti.
L’amministrazione comunale di Sant’Agata de’ Goti, nella persona del primo cittadino, sarà chiamata ancora una volta a rappresentare tutte le perplessità per un progetto che così come definito preoccupa cittadini e amministratori. Un tracciato imposto dall’alto senza ascoltare il territorio e che, abbandonando la vecchia linea ferroviaria, rischia di colpire un territorio che già altre volte, nel passato, ha dovuto subire cantieri e infrastrutture.
Molto probabilmente la richiesta di Valentino sarà quella già fatta in occasione dell’incontro in Ministero, ovvero quella di un tracciato alternativo e meno afflittivo che tenga conto delle esigenze del territorio, del vecchio tracciato e dei vincoli ambientali esistenti.
di Vincenzo De Rosa