Avellino

Accusato di concorso anomalo nel tentato omicidio di Carmine Peluso, condannato a 13 anni e mezzo di reclusione Stefano Grasso. Il tribunale di Avellino, in composizione collegiale, presieduto dal giudice Guglielmo Scarlato, a latere Giulio Argenio e Lorenzo Corona ha emesso la sentenza di condanna per il 35enne, detenuto per altra causa, difeso dagli avvocati Gerardo Santamaria, Carmine Danna e Carmine Ruggiero. I difensori avevano invocato l’assoluzione per non aver commesso il fatto ed in subordine la derubricazione del reato in lesioni gravissime. La parte civile, rappresentata dagli avvocati Gaetano Aufiero, Stefano Vozella e Matteo Raffaele Fimiani.

Condanna complice

Aristide Malinconico nel maggio del 2016 fu condannato a nove di reclusione, in primo grado dal Gup del tribunale di Avellino al termine del rito abbreviato, per il tentato omicidio di Carmine Peluso, il venditore ambulante rimasto sulla sedia a rotelle dopo il grave ferimento avvenuto a Valle.

La sparatoria avvenne nel 2015

Il 19 luglio del 2015, Aristide Malinconico sparò un colpo d’arma da fuoco contro Carmine Peluso, detto O' Topone, colpendolo alla schiena. All’agguato era presente anche Grasso che, secondo quanto dichiarato dai testimoni oculari in aula durante le udienze passate, infierì sul corpo a terra sanguinante di Peluso con pugni e calci, mentre continuava a pronunciare insulti nei confronti della vittima. Dalle testimonianze raccolte dagli inquirenti nell’immediatezza dei fatti, emerse che quel giorno Giovanni Campitelli, insieme al cognato Carmine Peluso, era andato da Stefano Grasso e Aristide Malinconico per chiarire una vicenda che aveva portato gli uomini a discutere animatamente.  I due, infatti, affermarono che Giovanni Campitelli aveva compiuto un furto perpetrato ai danni di un familiare di Stefano Grasso.