Benevento

“Per il linciaggio mediatico, nel 2014, mi sono dimessa da Ministro. Non ero nemmeno indagata. Prime pagine, titoli robotici. Per l'assoluzione, invece, tre righe per le quali servono il binocolo”.
Così Nunzia De Girolamo dopo l'assoluzione per il caso Asl, ma oltre alla comprensibile amarezza dell'ex ministro, l'elemento chiave del suo tweet è il binocolo, inteso come strumento ottico per l'osservazione.
Già perché a guardar bene, più che lo spazio dedicato all'assoluzione della De Girolamo balzano agli occhi gli attestati di stima: Crosetto, Lollobrigida, Jimmy Cangiano e in ultimo Mimmo Matera, con i primi due in particolare che rappresentano lo stato maggiore di Fratelli d'Italia, con Cangiano che è il coordinatore regionale del partito della Meloni e con Matera che è il neoeletto senatore del partito nel Sannio.
Silenzio da Forza Italia, ex partito della De Girolamo e dal resto dei partiti e movimenti.
Un caso? Difficile da credere. E' noto che De Girolamo nell'ultimo periodo si sia molto avvicinata alla Meloni: all'indomani della vittoria delle elezioni l'ex ministro ha incontrato la leader di Fratelli d'Italia, lasciando pensare che qualcosa bolle in pentola.
Cosa? Probabilmente più che alla politica bisogna guardare all'attuale campo d'attività della De Girolamo, che si è cimentata nella conduzione televisiva: con il programma Rai “Ciao Maschio”, e magari la direzione cui guardare è proprio quella, la Rai.