Maurizio Milan (Amministratore Delegato della Salernitana) è stato intervistato presso Palazzo di Città e ha parlato degli ultimi sviluppi sul tema stadio, nonché sulla situazione sportiva della Bersagliera. Proprio sulla vittoria in extremis contro il Verona, Milan è contento assicurando che "Questa vittoria, seppur un po' rocambolesca, con il grandissimo gol di un grande campione, ci permette di andare a Milano con un po' più di distensione psicologica. Più che malumori, c'erano un po' di tensione e nervosismo."
Per il proseguio immediato, prima della sosta per il mondiale, Milan ricorda che "Dopo Milano ci aspettano due incontri importanti. È un po' prematuro per dire chi possa tornare in campo già a Milano ma ci sono dei giocatori importanti da ritrovare. Siamo abbastanza fiduciosi. I due scontri prima della pausa saranno fondamentali."
Sul capitolo Ribery e il suo futuro, l'a.d. dei granata crede che parlarne "sia ancora prematuro. È un grande campione e merita rispetto. Avrà un percorso di continuità nel club e capiremo nei prossimi giorni. Per adesso, semplicemente onore a Franck Ribery." Sulla possibilità di una partita celebrativa, Milan afferma che "c'è disponibilità totale da parte del club. Da calciatore, sceglierà lui in totale libertà su come voglia procedere."
Poi, si passa alla questione stadio e centro sportivo. "Abbiamo un update con Marotta proprio nei prossimi giorni. Abbiamo avuto i complimenti da parte del presidente della Lega che si è soffermato sull'esempio virtuoso del Comune rispetto al tema Stadio. Per quanto riguarda il centro sportivo, le due proposte sono ancora al vaglio dell'architetto che le sta studiando e analizzando." Per ultimo, sulla querelle tornelli e gli enormi disagi che si sono presentati in alcuni settori (con persone costrette a stare in fila fino a due ore): "`È uno degli argomenti che affrontiamo con Marotta. I tornelli saranno cambiati. Sui ritardi è chiaro che ci possono essere tante cause diverse. Devo dire però che anche con 15.000 in meno (rispetto alla capienza massima, ndr.) l'Arechi suonava benissimo."