La Provincia di Avellino in campo per la riqualificazione della rete idrica. Presentati i quasi 200 progetti per un valore di 397 milioni di euro, a valere sui fondi del Ministero per il Sud, e che coinvolgono tutti i comuni irpini e lo stesso Alto Calore.
"Un'iniziativa importante in cui abbiamo creduto anticipando anche i tempi perchè, quando siamo partiti con l'idea di mettere insieme il territorio provinciale in termini di progettazione legata alla risorsa idrica, la Provincia non aveva ancora un ruolo secondo le linee dell'avviso del Ministero per il Sud e la Coesione territoriale" - spiega il presidente Buonopane.
"C'è stata riconosciuta in corso d'opera la possibilità di essere capofila e qualche giorno fa abbiamo ricevuto la notizia che potremmo essere anche soggetto attuatore. Abbiamo un parco progetti di 397 milioni di euro che coinvolge tutti i comuni sulla risorsa idrica, in termini generali, poi declinata in potabilizzazione, adduzione, fognature, depurazione, condotte idriche. Abbiamo fatto nostra anche la progettazione dell'Alto Calore, per 47 milioni: una risposta importante e concreta in un momento delicato come questo che stiamo vivendo per quanto riguarda la risorsa idrica e la vicenda Alto Calore".
Intanto l’Alto Calore è atteso a breve da passaggi giudiziari decisivi per il suo futuro. Buonopane ribadisce: “Ogni sforzo per dire no ai privati. Salvare l'Alto Calore non significa salvare una gestione di parte piuttosto che assicurare qualche portona. L'Alto Calore vive un momento delicatissimo, a giorni si deciderà definitivamente il suo futuro".
Da qui l'appello alle forze politiche e agli amministratori: "Dobbiamo andare in un'unica direzione: salvare l'Alto Calore nella misura in cui vogliamo garantire la gestione pubblica dell'acqua. L'alternativa sarebbe un mancato affidamento, il fallimento dell'Alto Calore e una gara che si aprirà, evidentemente, anche al privato".