Avellino

A Crotone contro una grande per provare a tornare grandi. Taurino conferma Zanandrea sulla sinistra e preferisce Matera a metà campo al posto di Dall'Oglio. Nel tridente a sorpresa dentro Micovschi, in luogo di Ceccarelli.

La prima mezz'ora scivola via senza particolari sussulti. Alla mezz'ora rigore per i pitagorici. Kargbo si infila tra Ricciardi e Matera e va giù. L'arbitro decreta il penalty. Dal dischetto Chiricò si fa ipnotizzare da Marcone ma sulla ribattuta è il più lesto a scaraventarsi sulla palla e infilare l'1-0.

L'Avellino accusa il colpo, sbanda e nel giro di due minuti rischia ancora di finire ko. Prima Calapai e poi Petriccione sfiorano il raddoppio.

Piove sul bagnato e al 40' Zanandrea lascia il campo dopo uno scontro fortuito con Marcone: dentro Auriletto. Prima dell'intervallo un guizzo di Russo con il pallone che sorvola la traversa. Lupi decisamente impalpabili in attacco.

Il copione nella ripresa non cambia, il Crotone fa la partita, l'Avellino fa una fatica enorme a costruire azioni offensive degne di questo nome. L'unico che ci prova è il solito Russo con qualche sortita, ma senza effetto.

Al 64' Taurino prova la mossa Ceccarelli al posto di Franco e la squadra si mette con il 4-2-4. Un minuto prima Marcone aveva rischiato la frittata perdendo un pallone su corner, poi finito in porta ma per l'arbitro c'era fallo.

Intorno alla mezz'ora altra chance per i padroni di casa. Tiro potente dell'ex Alessio Tribuzzi, respinto di Marcone.

Altro giro di cambi per l'Avellino: Gambale per Trotta, Murano per Micovschi e Rizzo per Ricciardi. Cambiano gli interpreti ma resta il 4-2-4.

Ad onta del modulo super-offensivo l'Avellino non punge e anzi, a 5' dalla fine, con una ripartenza fulminante Petriccione fa 2-0 e chiude la contesa.

Nel finale i biancoverdi ci provano timidamente ma raccolgono solo qualche corner. Finisce 2-0, quarta sconfitta in quattro trasferte per l'Avellino che vede già lontanissime le prime della classe.