Benevento

Antonella Pepe non ha più la fiducia per ricoprire l'incarico di Presidente del Partito Democratico di Benevento. Lo ha deciso l'assemblea del partito riunita alla Rocca dei Rettori nell'incontro che era già stato caricato di atmosfera da “resa dei conti”. Con 39 voti passa la mozione di sfiducia di Giuseppe Ruggiero che, dopo il voto del 25 settembre, aveva accusato Pepe di aver scavalcato le decisioni della dirigenza democrat per la sua candidatura.

Sotto accusa pure il rapporto con la Regione, con De Luca e il ruolo subalterno imposto. Un dibattito aspro, aperto dal segretario Giovanni Cacciano, in cui la Pepe ribadisce che “non ha nulla per cui scusarsi” e a ribadire il concetto pure il consigliere regionale Mino Mortaruolo “Un atto che rappresenta il punto più basso toccato da questo partito”.

All'incontro a sorpresa anche Stefano Graziano, deputato eletto nel collegio Benevento-Caserta che parla di “spettacolo imbarazzante”. La decisione è però presa di fatto ribadendo che la maggioranza del partito si coagula ancora una volta intorno ad Umberto Del Basso De Caro che a margine dell'incontro liquida “gli aspetti melodrammatici” come “i meno rilevanti”.

Evidenzia come necessario un dibattito in vista della “percorso congressuale del Pd, necessario a ristabilire l’identità del partito dopo la sconfitta delle urne. Il congresso deve rilanciare un progetto politico”.

A Benevento “non c'è nulla di traumatico” ma un “documento politico che indica la strada che il partito vuole percorrere, senza alcuna volontà di epurare e rompere. C'è la volontà di ricostruire che nel Sannio va di pari passo con quella nazionale”. E sul riferimento alla Regione incalza “una dimensione che va superata”.