Napoli

"Aderisco alla manifestazione nazionale di oggi a Roma della Cgil sul lavoro. Il lavoro e' il primo articolo della nostra Repubblica. Senza lavoro non c'e' democrazia. " Lo afferma l'ex sindaco di Napoli, Luigi de Magistris.

"Troppe persone, pero', sono senza lavoro, tante, sopratutto giovani, debbono emigrare per non andare con il cappello in mano dal padrone di turno. Moltissime persone hanno un lavoro precario. Tante e tanti lavorano in nero o in condizioni che mortificano la dignita' umana, soprattutto donne e fragili che subiscono violenze e molestie, non solo fisiche. Quante e quanti hanno un lavoro retribuito in maniera ingiusta", continua de Magistris "Molte persone perdono il lavoro nel pieno della loro vita. Quanti lavoratori muoiono uccisi nei luoghi di lavoro e le chiamano morti bianche essendo in realta' omicidi. La politica liberista, di tutti i partiti del sistema recentemente uniti nel Governo Draghi, ha smantellato lo stato sociale e la tutela dei diritti: cancellazione dell'art. 18, ridimensionamento degli ispettorati del lavoro, legge Fornero, jobs act, l'alternanza scuola-lavoro. I Governi liberisti hanno privatizzato tutto, anche i beni comuni, rinunciando ad una politica industriale, non sostenendo in maniera adeguata le imprese che creano lavoro, mortificando il lavoro pubblico, senza nemmeno adeguare salari e pensioni al costo della vita. A quando il salario minimo ?? A quando le pensioni in linea con l'inflazione?", incalza il portavoce di Unione popolare " In democrazia e' necessaria l'autonomia delle forze sindacali, non certo consociativismo e collateralismo con la partitocrazia. Solo con le lotte sociali e nel conflitto sociale si puo' costruire l'alternativa non solo alle destre ma a tutte le forze neo liberiste che nel capitalismo predatorio hanno trovato la loro linfa che arricchisce sempre di piu' pochi e impoverisce in maniera crescente le masse. Nella nostra Italia sempre piu' diseguale e impoverita da ogni punto di vista, con discriminazioni di censo e territoriali impressionanti, e' necessario costruire modelli politici, economici, sociali, ambientali e culturali totalmente alternativi a coloro i quali hanno costantemente smantellato e men che mai attuato la Costituzione antifascista", conclude l'ex sindaco di Napoli.