Una partita che potrebbe essere da dentro o fuori per mister Cioffi, dell'Hellas Verona. I gialloblu, orfani di Giovanni Simeone (che sta facendo le fortune del Napoli in Champions League), vedono la classifica di serie A dal basso verso l'alto. Una partita, quindi, estremamente importante per rimettersi in carreggiata e uscire dal pantano della zona retrocessione.
Cioffi afferma che "Dopo il risultato arrivato contro l'Udinese, la partita di domenica diventa ancora più importante, ma in ogni caso lo sarebbe stata indipendentemente dall'esito del match contro i bianconeri. In settimana con i ragazzi ho lavorato più sull'aspetto mentale, ovvero la leggerezza con cui devono vivere la partita. Non credo che abbiano bisogno di ulteriori pesi sulle spalle. La squadra è presente, è viva, ha lavorato bene come in ogni seduta di allenamento".
Sulla Salernitana, Cioffi parla di "una squadra che in estate ha rinfoltito la sua rosa, ma che viene da un momento di difficoltà. In ogni caso, noi andremo a Salerno per fare la nostra partita, per proporre il nostro gioco".
Sl gruppo e della amalgama di giovani e veterani, questi ultimi "Stanno dando una grande mano in settimana con il resto dello spogliatoio. I ragazzi hanno capito quello che gli sto chiedendo, li vedo presenti e coinvolti. Per domenica oltretutto recupereremo anche Faraoni, un giocatore che porta tanto alla squadra, sia a livello morale che dal punto di vista calcistico".
C'è tempo per parlare di Piccoli, la vera novità del match contro l'Udinese rispetto alla formazione tipo dell'Hellas. Per Cioffi "Roberto ha disputato un match di grande sacrificio. Ho scelto di schierarlo dal primo minuto scegliendo così un giocatore che mi potesse dare profondità e velocità in ripartenza. E' un giocatore di talento, al quale va dato tempo e va recuperato al 100%".
Confermato il modulo (3-4-2-1) che "dalla partita di Bologna la scelta è stata evidente, magari con degli interpreti differenti, ma il modulo è sempre rimasto lo stesso".
Ultima domanda riguardo proprio la piazza granata. Da Salerno a Salerno, gli si chiede quanto sia cambiato come allenatore "Penso di essere cambiato tanto e di essere cresciuto. Ho scelto Verona per darmi la possibilità di affrontare una nuova sfida e credo che sia soprattutto nelle difficoltà che si trovino le possibilità per crescere e migliorarsi. La mia intenzione è quella di restare qui per raggiungere il nostro obiettivo".