Visto che al momento politicamente non è stato redatto alcun documento che possa mettere in evidenza e proporre soluzioni su quanto scritto in oggetto, lo facciamo noi.
La discussione di questo consiglio comunale si è soffermata principalmente sull’azienda ospedaliera Moscati di Avellino e sulla medicina territoriale.
La nota dolente è stata sicuramente l’assenza del direttore generale del Moscati e del direttore generale dell’Asl Avellino, senza la possibilità di poter quindi replicare alle tante giuste considerazioni poste in assise comunale.
Già il D.M. n.77 del 23 Maggio 2022 prevede tra l’altro un documento di programmazione generale ed un pool di esperti che valuti le varie situazioni. In vigore dal 7 Luglio 2022, alla Regione Campania sono rimasti appena 3 mesi di tempo per l’attuazione dalla suddetta data.
Si ricorda che già dal 2007 vi furono dei decreti regionali per dare finanziamenti a livello locale, senza poi capire effettivamente la loro destinazione ; andando avanti di questo passo si avranno sempre più future privatizzazioni e chiusura della sanità pubblica.
Nel 2009 la farmacia dei servizi prevede una serie di prestazioni erogabili in situ ; la farmacia, specialmente con l’avvento della pandemia da Covid19 è risultata essere ancora di più un presidio di riferimento per il cittadino.
I distretti sociosanitari erano già previsti con la legge Turco ma non funzionano come dovrebbero, ad esempio l’assistenza domiciliare integrata, dove dovrebbero compartecipare Asl e comune.
Per quanto scritto sopra vi chiediamo:
1. I fondi del pnrr saranno disponibili entro fine anno?
2. L’autonomia differenziata spinta quando verrà "equilibrata" con la famosa "spesa storica" che nel comparto sanità penalizza la Campania?
3. Il Ministero tiene conto delle emergenze in corso come quella ad Agosto del pronto soccorso del Moscati di Avellino?
4. Pino Rosato, neo eletto consigliere di De Luca per le case di comunità, ha un quadro chiaro della situazione ?
5. Nelle case ed ospedali di comunità, un vero e proprio cuscinetto rispetto ai nosocomi, quali saranno gli operatori sanitari (medici di base anche in pensione e non solo loro)?
6. Il comune di Avellino è stato chiamato in causa e quanto sta eventualmente facendo in un’ottica di area vasta come minimo vista?
7. Quali sarebbero le strutture? Ad esempio le ex circoscrizioni, senza dimenticare l’ex Moscati di viale Italia, il Capone, il Maffucci etc.
8. Tolto il decreto di nomina di Rosato, vi sono delibere regionali in tal proposito? La telemedicina è obbligatoria, così come da tempo si parla di fascicolo sanitario elettronico
9. E’ possibile chiamare personale medico e paramedico di altre nazioni in attesa che il tutto venga definito?
10. per le emergenze, il nuovo numero dovrebbe essere il 116117 con centralina diversa dal 118, sono forniture diverse di utenze? Numero nazionale o regionale?
11. Il Moscati è in grado di accorpare a sè (come accaduto per Solofra) altre realtà specie dell’alta Irpinia, visti i tempi di percorrenza per arrivare ad Avellino?
12. Visto che si è parlato tra le varie cose anche del piano di zona sociale con Avellino comune capofila, il 7 ottobre è stata riconvocata un’altra assemblea, entro il 12 ottobre (di quest’anno !) si riusciranno a nominare i vertici?
A questi quesiti come ad altri che si evincono dalla suddetta seduta consiliare vogliamo risposte certe!
P.S. Il 6 Gennaio scade il termine entro il quale la Campania, così come altre regioni, devono recepire il DM 77, sarà una Befana dolce o amara, con tanta cenere e carbone?
Non escludiamo la possibilità di organizzare un convegno per discutere delle varie argomentazioni e sollecitare chi di competenza a prendere le dovute decisioni, la sanità è un diritto di tutti!