Avellino

Si sono conclusi i lavori del Congresso Provinciale Arci di Avellino dal titolo “Rareche. Radici nella nostra terra” che si è svolto il primo ottobre all’Ex Carcere Borbonico di Avellino. Numerosi gli interventi che si sono susseguiti durante la mattinata all’interno di una tavola rotonda dal titolo “Le disuguaglianze e la sfida della partecipazione” cui hanno partecipato - tra gli altri - i sindaci di Avellino ed Atripalda, i rappresentanti di ANPI, CGIL, Legambiente, Auser, Confcooperative, ACLI, Don Tonino Bello ed Unione degli Studenti.

A seguito della discussione pomeridiana sulla base di un documento politico programmatico l’assemblea provinciale dell’Arci di Avellino ha eletto Stefano Kenji Iannillo come nuovo presidente e Luca Cioffi, Adriana Guerriero e Jacopo Caruso come ufficio di presidenza.

«La prima cosa che voglio fare è ringraziare pubblicamente Stefano Iandiorio per il lavoro svolto in questi anni, la sua dedizione e il suo impegno hanno permesso a questa comunità di crescere e radicarsi» dichiara il neo presidente Stefano Iannillo «Nei prossimi anni il nostro obiettivo è quello di continuare su questa strada, accreditando sempre di più l’Arci come uno strumento a disposizione di tutti quelli che nonostante il risultato elettorale del 25 settembre non vogliono arretrare sul piano dei diritti civili e sociali, a quelli e quelle che credono nella necessità di un’accessibilità universale al welfare, a chi crede che la socialità e l’aggregazione siano l’unico strumento di contrasto ad una società sempre più individualista, a chi pensa la promozione culturale sia uno strumento indispensabile per lo sviluppo e l’identità del nostro territorio».