"Se mio marito oggi è ancora in vita lo devo solo alla professionalità e grande umanità dei medici e dell'intero personale sanitario del pronto soccorso e del reparto di cardiologia dell'ospedale Sant'Ottone Frangipane di Ariano Irpino. Senza di loro e ne sono fermamente convinta, credo che non ce l'avrebbe fatta. E' stata una corsa contro il tempo. Era la notte del 12 agosto scorso quando l'uomo, un 62enne del luogo è giunto in codice rosso nella struttura sanitaria arianese di via Maddalena.
E' sua moglie oggi a rendere pubblica questa storia attraverso ottopagine. "E' passato del tempo da quella notte di paura, ansia e trepidazione ma voglio che tutti sappiano quanto è stato importante l'apporto dei medici e di tutto il personale, fino ai tirocinanti, nessuno escluso, del pronto soccorso. Non si è perso un solo istante prezioso. Non so neppure io chi mi ha dato la forza di correre in ospedale in auto senza neppure allertare il 118. Sono stata in un primo momento anche rimproverata per questo. Ma alla fine sorvolata questa imprudenza, mio marito è stato subito preso in cura. Vi era un infarto in atto. Una volta stabilizzato è stato trasferito d'urgenza nel reparto di cardiologia. Nei giorni successivi in terapia intensiva, lo abbiamo potuto vedere solo tramite monitor ma siamo stati sempre circondati dall'affetto del personale sanitario, che non ci ha fatto mancare nulla.
La stessa attenzione e grande umanità che abbiamo riscontrato anche al Moscati di Avellino, dove è stato poi trasferito. Ora è a casa dopo quel terribile spavento ed era un mio dovere, lo sentivo dentro esprimere questo profondo grazie a tutti coloro che si sono presi cura di lui. Ha funzionato tutto. Forse non era arrivata la sua ora. Ma ciò che hanno fatto medici, infermieri, Oss, tirocinanti, chiunque si sia occupato di lui non poteva assolutamente passare inosservato. Un grazie sincero a tutti.
Credo che storie come queste, capitate a noi personalmente debbano indurci ad apprezzare e a valorizzare ancora di più l'ospedale della nostra città, dove fortunatamente esiste oltre alla bravura e professionalità anche tanta umanità, nonostante le difficoltà e la mancanza di forze."