Massa Lubrense

La prospettiva di realizzare sul territorio comunale - località Pontone - un centro di stoccaggio di rifiuti, esattamente di disassemblaggio degli ingombranti a servizio di ben 13 comuni dell'area sorrentina-monti lattari-isola di Capri sta mobilitando l'opposizione consiliare.

In particolare il gruppo di "Azione in Comune" ha rivolto un pubblico appello alla cittadinanza affinchè partecipi al consiglio comunale di venerdì 30, ore 18, per sostenere la battaglia contro questo progetto che, se realizzato, avrà pesanti ripercussioni sulla città di Massa Lubrense sotto tutti i punti di vista.

In consiglio la maggioranza del sindaco Lorenzo Balducelli porterà all'esame e all'approvazione il progetto definitivo dell'opera con una variante allo strumento urbanistico necessaria per poterlo realizzare.

La raccolta degli ingombranti dall'intero territorio dei comuni che formano il subambito territoriale, con il conferimento al costruendo centro a Massa Lubrense, determinerà un ulteriore, grave appesantimento della mobilità in tutta la  Penisola Sorrentina se si considera la provenienza di questi rifiuti e cioè dai comuni di: Agerola, Anacapri, Capri, Casola di Napoli, Gragnano, Lettere, Meta, Piano di Sorrento, Pimonte, Sant'Agnello, Sorrento, Vico Equense e ovviamente Massa Lubrense.

Inoltre arrecherà un danno d'immagine alla cittadina costiera che vanta una dimensione turistica di primissimo piano con titoli di pregio come la bandiera blu, la spiga verde, l'Area Marina Protetta. Insomma una realtà dove si combatte per una sostenibilità ambientale attuando progetti di recupero e riciclo che coinvolgono i residenti, politiche che mal si conciliano con la realizzazione di un'opera assolutamente inidonea per una realtà come quella lubrense.

Il progetto di costruire sul territorio peninsulare questi centri di raccolta dei rifiuti vanta un precedente che risale agli anni '80 quando si intendeva realizzare un centro di compattamento dei rifiuti raccolti in tutta la Penisola Sorrentina in località Mortora-San Liborio a Piano di Sorrento.

Progetto che, dopo aspri confronti politici abortì per la decisa azione svolta all'epoca dall'opposizione e sostenuta dai media locali a salvaguardia del territorio e di una mobilità che tutti sapevano e sanno essere una vera e propria emergenza, ma che nella pratica non affrontano costruttivamente. Anzi vengono sposati progetti, pubblici e privati, che finiscono col rendere sempre più complessa la mobilità su un territorio che già da tempo ha superato il limite di tollerabilità e di sostenbilità sul fronte del traffico su gomma.